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TENEROQuesto ticinese si isolerà in mezzo all’Oceano Atlantico

04.10.19 - 17:34
Niente letto, niente servizi igienici, niente cucina. Il 32enne Andrea Pawlotzki sta per lanciarsi in una sfida “pazzesca” che durerà parecchie settimane
Tio.ch / 20 minuti
Questo ticinese si isolerà in mezzo all’Oceano Atlantico
Niente letto, niente servizi igienici, niente cucina. Il 32enne Andrea Pawlotzki sta per lanciarsi in una sfida “pazzesca” che durerà parecchie settimane

TENERO – Attraverserà in solitaria l’Oceano Atlantico su una barca a vela di 6 metri e mezzo. Sfida non da poco quella che attende Andrea Pawlotzki, 32enne di Tenero. La Mini Transat, questo il nome della regata a cui parteciperà, non consente alcuna assistenza esterna. E prevede un solo scalo alle Isole Canarie. «È una prova impegnativa – ammette – che necessita di diversi anni di preparazione e di molti sacrifici in termini di tempo libero e di budget».

Quel sogno che comincia da bambino – Nato e cresciuto nel Locarnese, a un certo punto della sua vita Andrea si sposta in Romandia, a Friburgo, per ragioni di studio. Attualmente abita in Francia, a Roquebrune-Cap-Martin, ed è attivo nel ramo delle assicurazioni. «Sin da bambino sono appassionato di vela e affascinato dal mondo delle regate d’altura. La Mini Transat è un modo di vivere in prima persona un sogno».

Una dura selezione – Andrea ci è arrivato grazie a una dura selezione e a diverse regate in cui ha ottenuto buoni risultati. «Ho, inoltre, completato un percorso qualificativo di 1000 miglia nautiche senza scalo. Voglio mettermi alla prova, migliorare le mie capacità e le mie conoscenze. Non ho alcuna velleità di vittoria, ma cercherò di fare del mio meglio».

Un tour de force massacrante – Poi si entra nei dettagli della competizione, a cui parteciperanno 87 skipper provenienti da diverse parti del mondo. Si parte dalla cittadina francese di La Rochelle, tra qualche giorno. «Tutto dipende dalle condizioni metereologiche». L’arrivo è previsto a metà novembre circa (!) sull’isola caraibica della Martinica. «La durata della prima tappa (La Rochelle - Isole Canarie) è di 10 giorni circa. Mentre la seconda tappa (Canarie-Martinica) ne durerà circa 20».

Non c’è tempo per dormire – Navigare in solitaria su una barca del genere significa non dormire mai per più di 20 minuti alla volta. «E passare gran parte del proprio tempo in un piccolo spazio costantemente umido e senza il minimo confort. Le nostre barche sono infatti sprovviste di doccia, servizi igienici, letto e cucina, che sono sostituiti in ordine da: salviettine umide, un secchio, dei sacchi di vele su cui dormire e un misero fornellino da campo».

Un costante stato di fatica – A bordo dell’imbarcazione, ci si nutre prevalentemente di cibo liofilizzato e si vive la maggior parte del tempo in un costante stato di fatica. «È inoltre proibito ogni tipo di contatto con la terra. Le uniche informazioni che abbiamo il diritto di ricevere consistono in un bollettino meteo radiofonico e in una classifica giornaliera trasmessa su onde AM. Insomma, per 2 o 3 settimane si vive isolati dal resto del mondo».

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COMMENTI
 

centauro 4 anni fa su tio
Commento rivolto a quelli in fondo al blog, Valtellinesi, Bergamaschi, Veneti, Friulani, Campani, Calabresi, Siciliani, Pugliesi, Portoghesi, Slavi, Polacchi, Rumeni, Brasiliani e resto del mondo............ecco chi sono i Ticinesi!

average_joe 4 anni fa su tio
Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà

average_joe 4 anni fa su tio
"Solo puffin ti darà forza e grinta a volontà..."

Pippogoal 4 anni fa su tio
In bocca al lupo Andrea, che il vento ti sia amico, forza!

pegi 4 anni fa su tio
Amo le persone che guardano oltre Guardare oltre è un dono meraviglioso che va coltivato in ogni istante. Oltre i gesti che non arrivano. Oltre gli abbracci che vorresti e non chiedi Oltre le parole di sostegno Oltre gli sguardi rivolti altrove Oltre la sensazione di sentirsi inadeguati Oltre il dispiacere di non essere pensati Oltre l’istinto di gridare ciò che ci ferisce Guardare oltre è ciò che c’è Oltre il giudizio Oltre i muri che che ci costruiamo Oltre le paure e le aspettative. E’ lì che ci si incontra davvero E' li che ci si sente vivi Bravo Andrea.
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