Una coppia del Sopraceneri ha creato una stanza d'albergo nello scantinato. Intanto il Cantone e Ticino Turismo vogliono aumentare i controlli su Airbnb
BELLINZONA - «Avevamo una cantina inutilizzata, e ci siamo detti: perché no?». Su Airbnb si trova di tutto: case sugli alberi, igloo, vagoni letto, mulini a vento. Da un capo all'altro del globo, i turisti amano sperimentare gli alloggi più strani. E zoomando sul Lago Maggiore ci si imbatte in quella che, al momento, è senz'altro la stanza in affitto più strana del Ticino.
La trovata ticinese - Una coppia del Sopraceneri ha trasformato la cantina di casa in una stanza d'albergo in piena regola. Tipica volta a botte, pareti in calce e mattoni a vista, pavimento di ghiaia. Insomma un "grottino" che al posto di vini e vivande ospita viaggiatori da tutto il mondo. «Abbiamo iniziato questa estate» racconta la padrona di casa, che tiene a restare anonima. «Abbiamo chiuso l'esperienza estiva con un successo inaspettato». Le recensioni (una settantina) sono entusiaste, da fare invidia a un hotel stellato.
Boom di affittacamere - Per gli albergatori fai-da-te è un momento d'oro, in Ticino. Quelli che hanno affittato case su Airbnb – o stanze di casa propria – sono stati 2’828 l'anno scorso, per un incasso di circa 32 milioni di franchi. Tanto da attirare l'attenzione del Cantone. Ad aprile il governo ha licenziato un messaggio per regolamentare di più il settore. Cosa si può affittare, e cosa no? E come? «Noi siamo in regola» assicurano gli ideatori . «Abbiamo realizzato i servizi, tranne la doccia. E paghiamo le tasse dovute».
Controlli da potenziare - Per il Cantone, però, è «probabile» che una parte degli affittacamere ticinesi non facciano altrettanto. Delle tasse di soggiorno incassate l'anno scorso (1,5 milioni di franchi) non è noto quante provengano da Airbnb. A vigilare sono gli Enti turistici, con multe salate (fino a 10mila franchi) per chi trasgredisce: ma i mezzi di controllo sono scarsi.
Un nuovo sistema? - «Il numero di affittacamere privati è cresciuto molto negli ultimi anni» conferma Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo. «Una maggiore regolamentazione dovrebbe facilitare i controlli, e abbiamo lavorato molto sull'informazione alla popolazione». Ora il progetto del Cantone è di introdurre dei numeri identificativi per ogni annuncio pubblicato online, come avviene ad esempio in Lombardia. Per la cantinetta sul Lago Maggiore non dovrebbe cambiare molto. «Siamo molto soddisfatti e valuteremo se rifarlo l'estate prossima» spiegano i proprietari. «Dipenderà molto dal carico burocratico».