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CAPRIASCATre nuove installazioni arricchiscono Artinbosco

23.09.19 - 17:29
Sabato prossimo (28 settembre) è in programma la festa di inaugurazione aperta a tutti
Ti Press
Tre nuove installazioni arricchiscono Artinbosco
Sabato prossimo (28 settembre) è in programma la festa di inaugurazione aperta a tutti

CAPRIASCA - Fedele alla sua essenza mutevole e in costante evoluzione come la natura che lo circonda, il percorso artistico Artinbosco ad un anno dalla sua inaugurazione si arricchisce di tre nuove installazioni site specific, che vanno ad aggiungersi alle sei già presenti. I tre nuovi artisti – Lucia Loren, Alessandra Aita e Lorenzo Cambin – le hanno realizzate direttamente sul posto durante il mese di agosto, scegliendo accuratamente il luogo preciso e utilizzando solo materiali naturali.

In “Rinascita” di Alessandra Aita una grande figura inginocchiata si fa della stessa sostanza di ciò che tiene fra le mani, ammirandola con venerazione: una pianta. “Ombra” di Lucia Loren è un’enorme sfera intrecciata di vimini che abbraccia con delicatezza il tronco di un faggio per proteggerlo. “Il parassita” di Lorenzo Cambin si aggrappa ad un masso senza mai rimanere immobile. Le tre installazioni, di grande impatto visivo ed emotivo, vanno ad aggiungersi a quelle già presenti realizzate da Alberto Manetti, Maurizio Perron, Stefan Ester, Alexander Heil, Aeneas Wilder e Karin van der Molen.

Festa d'inaugurazione - Sabato prossimo 28 settembre dalle 10.30 è in programma una festa di inaugurazione aperta a tutti. Si potranno ammirare da vicino tutte le installazioni e scoprirne dettagli e curiosità. Possibilità di parcheggiare all’Arena sportiva di Tesserete. Seguendo i cartelli si arriva alla partenza del percorso (circa 10 minuti a piedi). Al termine verrà offerto uno spuntino nei pressi della chiesa di San Clemente.

Artinbosco è un percorso espositivo unico nel suo genere in Ticino: nasce dall’incontro tra arte e natura ma evolve con il mutare delle stagioni e il trascorrere del tempo in una profonda simbiosi con l’ambiente che lo accoglie; le installazioni che appaiono fra gli alberi lungo il sentiero, sospese o posate a terra, incantano i visitatori per il loro essere contemporaneamente elemento naturale – mai eterno e immutabile – e creazione d’artista. È facilmente accessibile e visitabile gratuitamente tutti i giorni tutto l’anno. 

Alessandra Aita 
Nata a San Daniele del Friuli nel 1983, Alessandra Aita eredita dalla sua terra l’interesse per il legno, quale materia d’elezione per la scultura. In “Rinascita”, l’opera ideata per Artinbosco, perdendosi nella contemplazione di una piccola pianta ci si sente parte di un tutto. La natura in cui siamo immersi è dentro di noi. Nell’ammirare la bellezza di una semplice piantina si rinasce come persone nuove e il corpo si fa della stessa sostanza di ciò che si ha tra le mani. Così l’artista, che compone le sue sculture con legni raccolti lungo i greti dei fiumi, dà nuova vita a elementi di scarto e con un gesto d’amore salva dalla distruzione quei pezzi consumati.

Lucia Loren
Basandosi sul binomio tra arte ed ecologia, l’artista spagnola Lucia Loren ha realizzato interventi specifici in numerosi ambienti naturali, che riflettono sul concetto stesso di paesaggio culturale. “Ombra”, l’installazione realizzata per Artinbosco, è una sfera di vimini intrecciata attorno a un tronco di faggio e si ispira alla trama naturale generata dalla faggeta per filtrare e impedire il passaggio diretto della luce sulla corteccia, dato che i raggi del sole causerebbero crepe e bruciature che potrebbero favorire il suo deterioramento. “Ombra” accompagna con la sua struttura sferica attorno all’albero questo abbraccio scuro e premuroso.

Lorenzo Cambin
Lorenzo Cambin predilige nelle sue opere l'uso di materiali non "sofisticati" quali legno e pietra, che abbinano gli elementi naturali - atmosferici come vento, acqua e terra. Per Cambin l'opera d'arte fiorisce, si dipana nella natura che l'ha generata e si nutre delle forze dinamiche che essa mette in atto. Il suo è un ritorno alla naturalità come matrice esistenziale, un viaggio alle origini, dalle quali l'essere urbano si è allontanato. Anche e soprattutto l'elemento casuale, sia ad opera della natura che dell'uomo, interviene nel linguaggio espressivo di Cambin e riacquista una sua importanza.

 

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