Nel nostro cantone in molti sono propensi a trasferirsi in un'altra regione linguistica, come emerge dalle Inchieste federali fra la gioventù
LUGANO - I giovani ticinesi dove si vedono tra cinque anni? Ben il 47% prevede di vivere in Svizzera, ma in un'altra regione linguistica. Questo a differenza di francofoni e germanofoni che ritengono invece improbabile un tale spostamento. È quanto emerge dall'edizione 2016/2017 delle Inchieste federali fra la gioventù (Inchieste ch-x), che si è concentrata sulle diverse forme di mobilità temporanea. «Si può ipotizzare che questa visione del proprio futuro sia dovuta alle prospettive professionali in Ticino e al realismo del ticinese» ci dice il responsabile scientifico Luca Bertossa. Alcuni giovani ticinesi ci raccontano quindi la loro esperienza.
Davide (35 anni): Quattordici anni fa mi sono trasferito in Svizzera interna per studi. Dopo essermi diplomato pensavo di restare ancora due o tre anni per fare un po' di esperienza e poi di rientrare in Ticino. Ecco, ora sono passati quattordici anni e sono ancora qui in Svizzera interna sposato, con due bimbe e una casa. L'idea di tornare in Ticino era passata per la mia testa un po' di volte ma alla fine ho deciso di restare qui con la mia famiglia. Rimpianti? Sì, ogni tanto. Ma ritengo di aver fatto la scelta giusta per la mia famiglia. Poi la Svizzera interna non è poi così male come la dipingiamo noi ticinesi.
Sarah (20): Ho lavorato dodici mesi a San Moritz. Ora sono rientrata, ma qui in Ticino non trovo lavoro. Probabilmente dovrò tornare a lavorare in un altro cantone. È triste che non ci sia lavoro per noi nel nostro cantone. Comunque è stata una bella esperienza.
Marco (55): A vent’anni ho lasciato il Ticino per andare a vivere e lavorare a Ginevra. Un'esperienza durata cinque anni che è stata molto arricchente, sia a livello formativo e lavorativo sia come esperienza di vita personale. Oltre trent’anni fa in Ticino non c'era veramente nulla per i giovani, ora fortunatamente i tempi sono cambiati e anche Lugano ha fatto passi da gigante. Consiglio comunque vivamente a tutti i giovani ticinesi di trasferirsi oltre San Gottardo per almeno un paio di annetti.
Alessandro (21): Attualmente studio ingegneria civile in un’università professionale in Svizzera tedesca. Sono “scappato” dal Ticino per frequentare una scuola seria. Sono molto attaccato al mio territorio, ma sinceramente dopo gli studi non penso che tornerò a lavorare in Ticino, perlomeno per i primi anni.
Luca (33): All'età di 26 anni mi è stata offerta l'opportunità, tramite il datore di lavoro per cui già lavoravo, di un trasferimento interno a Berna. Ho preso la palla al balzo e mi sono trasferito. Devo ammetterlo, è stato un cambiamento radicale, soprattutto di cultura. Tornando indietro rifarei questa scelta altre mille volte. Si lavora benissimo, le possibilità di crescita professionale sono molte di più che in Ticino: sono proprio le aziende che spingono per farti salire di livello, sei messo nella migliore condizione di fare bene il tuo lavoro. Lo stipendio influisce anche su questa scelta, per il medesimo lavoro svolto in Ticino, ma trasferito a Berna, nel mio caso c'è una differenza di diecimila franchi all’anno in più. Se abiti in una città grande, puoi anche permetterti di non avere la macchina, i mezzi di trasporto pubblici sono efficientissimi, e se dovessi perdere un bus/tram, dopo pochi minuti ne hai subito un altro che ti porta nella tua stessa direzione. Insomma, per un giovane, hai molte più possibilità in tutti gli ambiti di migliorarti, e vivere meglio.
Giorgio (24): Bachelor a Ginevra in relazioni internazionali, Master a Parigi. In Ticino non c'è nessuna possibilità, non parliamo poi degli stipendi. Sicuramente spero di trovare lavoro in Svizzera francese o all'estero.