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ASCONASan Materno festeggia i 100 anni di Bauhaus con un programma d'eccezione

12.09.19 - 16:53
Il Teatro asconese celebrerà il movimento con artisti di fama internazionale provenienti da Svizzera, Italia, Germania e Australia che si esibiranno tra il 22 settembre 2019 e il 22 gennaio 2020
Teatro San Materno
«Ritrovare il calore dell’utopia, quello di riscoprire il ‘luogo’ che si trova dentro e fuori dell’uomo». (Walter Gropius)
«Ritrovare il calore dell’utopia, quello di riscoprire il ‘luogo’ che si trova dentro e fuori dell’uomo». (Walter Gropius)
San Materno festeggia i 100 anni di Bauhaus con un programma d'eccezione
Il Teatro asconese celebrerà il movimento con artisti di fama internazionale provenienti da Svizzera, Italia, Germania e Australia che si esibiranno tra il 22 settembre 2019 e il 22 gennaio 2020

ASCONA - Nell’anno del centenario del movimento Bauhaus e nel decimo anno di direzione artistica di Tiziana Arnaboldi, il Teatro San Materno offre uno straordinario programma volto a celebrare il movimento Bauhaus grazie ad artisti di fama internazionale provenienti dalla Svizzera, l’Italia, la Germania e l’Australia.

Al centro della programmazione 2019-20 del Teatro San Materno, resta infatti lo spirito Bauhaus, nel pieno rispetto della volontà della sua creatrice Charlotte Bara e Carl Weidemeyer, architetto che ha disegnato la struttura unica, conosciuta a livello europeo. «Una particolarità, quella architettonica e artistica, che è al centro di una specifica ricerca condotta da Tiziana Arnaboldi che desidera rivendicare il valore del
processo creativo, visto come atto di confronto, di dialogo e di stupore».

Gli spazi interni ed esterni del teatro si trasformano in una fucina di creatività per invitare il maestro e l’allievo a riscoprire il valore della libertà di giocare, il piacere di smarrirsi per osservare il mondo con occhi critici e “dolci”. «L’attore è Il corpo» - precisa il Teatro. «Sarà lui a mettersi in gioco con i diversi linguaggi artistici: la danza, la performance, l’architettura, il design e la creazione di un film in 3D».

Gli artisti invitati risiederanno negli appartamenti in stile Bauhaus di cui il teatro dispone.

Al via il 22 settembre - Apriranno la stagione il 22 settembre l’artista Arnaud Parel e il danzatore, coreografo Pierre-Yves Diacon. Durante due settimane di residenza, realizzeranno un film d’animazione capace di mescolare un percorso tra danza e architettura, in
una simulazione in 3D. Al pubblico presente, verrà illustrato il loro processo creativo. Il 6 ottobre sarà la volta di un’altra residenza artistica, con l’artista australiana Lara Hanson, conosciuta per i suoi disegni-schizzi calligrafici che hanno stimolato molte grandi compagnie di danza in tutto il mondo. Insieme ai due danzatori Lucie Lataste e Pierre-Yves Diacon, svilupperà una ricerca sulla connessione tra il movimento esterno e interno, il corpo creativo e il corpo spirituale.

Il 20 ottobre spazio a due eccezionali danzatori: Michal Mualem e Giannalberto de Filippis, pure danzatori di Sasha Waltz, con la creazione “In Between”. «Una danza di una coppia, un’alchimia di due corpi con un cuore che batte forte». Il 9 e 10 novembre l’artista di Berlino, pluripremiato Jerszy Seymour, pure lui in residenza, trasformerà gli spazi in situazioni con una eclettica performance. Nella ricerca lo accompagneranno due suoi allievi e due giovani danzatori. «L’artista berlinese desidera fornire un percorso di riflessione su come abitiamo il pianeta e la nostra mente».

Il 16 novembre ci sarà un gradito ritorno del Theater der Klänge di Düsseldorf. Lo spettacolo, grande successo in europa, farà rivivere lo spirito artistico del luogo con “Das Lackballett” di Oskar Schlemmer, coreografo, pittore e scultore. Una perla da non perdere, basti pensare che venne presentato soltanto una volta in Germania. Nel centenario della nascita del movimento Bauhaus questo spettacolo porterà
sulla scena 6 danzatori, un video e i costumi disegnati dallo stesso Schlemmer, che daranno vita a questa rappresentazione controversa.
Dalla Germania all’Oriente, il primo dicembre si potrà godere un evento che si muove nella dimensione spirituale, sempre molto presente nella pedagogia del Bauhaus: lo spettacolo 99 passi ad est. Dervisci Mevlevi (dervisci rotanti) porta ad Ascona la tipica danza, il semazen, nota soprattutto in Turchia, che unisce movimento e poesia nella continuità della rotazione. La danza non viene mai interrotta, poesia e musica si alternano e a volte si accompagnano. Il danzatore recita pure poesie composte da Rumi (1207-1273). Seguirà inoltre un seminario aperto a tutti nel pomeriggio di domenica, prima dello spettacolo.

Si chiude il 22 gennaio 2020 - Il 15 dicembre l’appuntamento sarà con Riccardo Blumer, designer e direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio, che ci racconta la sua visione e la sua esplorazione di alcuni oggetti svizzeri. La programmazione si chiude il 22 gennaio 2020 con la giornalista Maria Cuffaro, che ha collaborato con varie testate italiane ed estere. Ecco alcune domande che saranno al centro dell’incontro: Cosa vuol dire essere giornalisti? Si può essere testimoni imparziali? La serata sarà moderata dalla giornalista della RSI Rossana Maspero. 

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