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L’iniziativa lanciata lo scorso anno non aveva raccolto le 10’000 firme necessarie, ma l’associazione svizzera dei Liberi Pensatori non intende spegnere l’attenzione sull’argomento
BELLINZONA - È passato un anno da quando, il 31 agosto 2018, era stata lanciata l’iniziativa “Ticino laico”. L’associazione svizzera dei Liberi Pensatori, sezione Ticino (ASLP-TI) comunica ora che ha deciso di rendere nuovamente operante un sito (www.ticinolaico.ch) «prima di tutto per dare un segnale alle cittadine e ai cittadini che avevano firmato l’iniziativa, ma anche per mantenere vivo un dibattito più che mai attuale nonostante taluni segnali che vengono dalla politica, segnali che vanno nella direzione di considerare la battaglia per la laicità un fatto del passato».
L’iniziativa - che non aveva raggiunto le 10’000 firme necessarie - chiedeva la modifica dell'articolo 24 della Costituzione cantonale, quello che attualmente riconosce alla Chiesa cattolica e a quella evangelica riformata lo statuto di ente di diritto pubblico, meritevole quindi di sussidi e contributi di Enti pubblici, «denaro di tutti i contribuenti, indipendentemente dalle loro convinzioni religiose».
I Liberi pensatori ritengono che «il discorso vada mantenuto aperto anche tenendo conto dei nuovi scenari con i quali è confrontata la società di oggi, alle prese con l’entrata sulla scena di nuove religioni».
