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Il centro diurno di Massagno taglia un bel traguardo e guarda al proprio futuro. De Rosa: «Strutture di questo tipo saranno sempre più importanti»
MASSAGNO - Sono iniziati ufficialmente oggi venerdì 6 settembre 2019 i festeggiamenti per il 40°anniversario del centro diurno La Sosta di Massagno.
Il coordinatore del centro Vasco Viviani ha aperto i discorsi ufficiali dando il benvenuto ai presenti e rallegrandosi della folta presenza. di circa150 persone. I festeggiamenti dureranno per tutto il mese di settembre con diversi appuntamenti, tra musica e gastronomia, e anche un’uscita a Corippo.
La parola è poi andata al Consigliere di Stato Raffaele De Rosa, Direttore del DSS, che ha ribadito «l’importanza di strutture di questo tipo», considerando il peso dei Comuni nella pianificazione di questi centri. «Massagno è infatti un esempio di lungimiranza, visto che 40 anni fa ha fatto da precursore a un’idea che poi è diventata realtà in molti altri comuni ed è ora sostenuta dal DSS», è stato spiegato in un comunicato. Il Consigliere di Stato ha poi indirizzato un pensiero ai famigliari curanti, «spesso sollecitati nella presa a carico, e che hanno bisogno di sostegno e formazione», per loro è prevista una giornata il prossimo 30 ottobre proprio a Massagno presso il Cinema Lux.
La parola è poi andata al Sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti che ha ricordato la storia del centro, voluto 40 anni fa dal suo predecessore Mario Grassi, il centro è nato d’intesa con il Comune di Savosa con l’allora Sindaco Flavio Masina. «La collaborazione con Savosa si è rivelata importante anche nell’ambito della Fondazione La Sosta, con i relativi appartamenti destinati anche agli anziani di questo Comune, fintanto che non è stato creato il centro al Pettirosso di Savosa. Questo importante anniversario corona una serie di importanti anniversari che ricorrono quest’anno per diverse realtà associative del Comune».
Il Direttore di Pro Senectute Ticino e Moesano Gabriele Fattorini ha poi spiegato come queste strutture diventino sempre più importanti in una società dove la popolazione anziana aumenta costantemente. «Si tratta di strutture che vogliono evitare l’isolamento e portare la gente ad incontrarsi e a trascorrere in maniera piacevole il proprio quotidiano in un ambiente protetto. Questo grazie al lavoro di professionisti del ramo che, nel caso dei centri socio-assistenziali come quello di Massagno, impiegano un educatore, una specialista in attivazione, un’infermiera specializzata in salute mentale e un operatore socio-assistenziale». Con questo centro sono 11 i centri gestiti dalla Fondazione (tra terapeutici e socio-assistenziali), e il numero è destinato ad aumentare.
Per quest’occasione è stata preparata la rivista 40 anni di… La Sosta. Cronaca e testimonianze del Centro diurno dal 1979 al 2019.
