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CANTONEAggregazione tra Cevio e Val Rovana in stand-by

04.09.19 - 11:50
Il Governo ha dato seguito alla richiesta dei comuni interessati, ma auspica che il progetto possa tornare in voga dopo le comunali del 2020
Tipress (archivio)
Questo matrimonio (per ora) non s'ha da fare.
Questo matrimonio (per ora) non s'ha da fare.
Aggregazione tra Cevio e Val Rovana in stand-by
Il Governo ha dato seguito alla richiesta dei comuni interessati, ma auspica che il progetto possa tornare in voga dopo le comunali del 2020

CEVIO - La fusione tra Cevio e i comuni della Val Rovana è stata messa in stand-by.  Il Consiglio di Stato ha infatti deciso di dare seguito alla richiesta dei comuni e ha sospeso il progetto di aggregazione in Vallemaggia, sciogliendo nel contempo la Commissione di studio istituita nel 2016. «Questo - precisa il Governo - nell’attesa di poter verificare l’esistenza delle condizioni favorevoli a un accordo, dopo le comunali del 2020».

Cronologia di una (tentata) fusione - Nel luglio del 2016 - ricordiamo - il Consiglio di Stato ha ufficialmente dato avvio al progetto di aggregazione dei comuni della Val Rovana con Cevio, costituendo la Commissione di studio composta da rappresentanti dei municipi di Bosco Gurin, Campo Vallemaggia, Cerentino, Cevio e Linescio. La Commissione ha allestito un proprio rapporto nel 2018, sottoponendolo per esame preliminare alla Sezione degli enti locali.

Richieste esagerate - Il Governo, preso atto dei contatti nel frattempo intercorsi tra la Commissione e il Dipartimento delle istituzioni, ha constatato che le richieste finanziarie formulate dalla Commissione «sono sensibilmente distanti da quanto può essere ragionevolmente ipotizzato per questa aggregazione».  «Pur con il riguardo – anche finanziario – che sempre è riconosciuto alle regioni discoste - precisa il Consiglio di Stato - aspettative come quelle finora prospettate in questo caso sono del tutto inconciliabili con un realistico impegno cantonale».

Se ne riparla nel 2020 - La procedura avviata nel luglio 2016 è pertanto sospesa e la Commissione di studio è sciolta, come peraltro richiesto dalla Commissione stessa. Il Governo auspica che i futuri amministratori locali dei comuni del comprensorio possano attivare nuovamente la procedura sulla base di «presupposti più attuabili», dopo il rinnovo dei poteri comunali del prossimo aprile 2020, ritenuto che il «percorso aggregativo è in primo luogo nell’interesse delle comunità coinvolte e delle prospettive regionali nel contesto di oggi».

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