"Puniti" dopo un episodio poco chiaro risalente alla scorsa primavera, due calciatori di Ascona e Castello sono stati schierati dai rispettivi allenatori in questo inizio di stagione. Perché?
GIUBIASCO - Spulciando le formazioni delle squadre impegnate nel campionato di calcio di seconda lega, molti appassionati saranno rimasti sorpresi nel vedere i nomi dei due giocatori squalificati per un presunto tentativo di combine avvenuto la scorsa primavera. I due atleti nelle prime gare della nuova stagione sono scesi regolarmente in campo. Tutto normale? Qualche dubbio sorge automaticamente.
Il "fattaccio" - In vista dell’ultima giornata della scorsa stagione un giocatore dell’Ascona, squadra che doveva ancora conquistare la salvezza, avrebbe proposto a un rivale del Castello, già salvo, di accordarsi sul risultato. Per questo la Federazione Ticinese di Calcio (FTC) aveva deciso di appioppare una pesante squalifica ai due protagonisti della vicenda: il locarnese avrebbe dovuto restare lontano dai campi da gioco fino al 3 gennaio 2021, il giocatore momò, invece, fino al 3 aprile 2020.
Ricorso pendente - Ma così non è stato. Per ora. «Contro la nostra decisione entrambi i calciatori hanno inoltrato ricorso al tribunale sportivo. E per questo godono dell’effetto sospensivo», ha spiegato il presidente della sezione disciplinare della FTC Riccardo Valsangiacomo.
In attesa del verdetto - Bisognerà quindi attendere il verdetto dell’istanza superiore prima di conoscere se, e per quanto tempo, i due non potranno indossare maglietta e scarpini, «ma al momento non è dato a sapere quando questo avverrà», precisa Valsangiacomo.