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ZURIGO / CANTONEDebiti: «Tra i giovani, molti li prendono alla leggera»

26.08.19 - 06:03
Lo evidenzia una recente analisi. Per il Ticino, "Il franco in tasca" si occupa del fenomeno dal 2014. Qui, i 18-25enni sono più a rischio
Keystone
Debiti: «Tra i giovani, molti li prendono alla leggera»
Lo evidenzia una recente analisi. Per il Ticino, "Il franco in tasca" si occupa del fenomeno dal 2014. Qui, i 18-25enni sono più a rischio

ZURIGO / BELLINZONA - Se, fino ad ora, il rischio indebitamento degli svizzeri era più pronunciato tra i 18 e i 30 anni, ora rimane più alto della media fino ai 45 anni: ci vuole insomma un decennio in più per uscire dalla spirale dei debiti. Questa è una delle novità emerse dal rapporto “La situazione dell’indebitamento in Svizzera - Radar 2019” pubblicato dalla società di riscossione Intrum. 

«Molti la prendono alla leggera» - Riguardo ai più giovani, però, si evince un altro sviluppo degno di attenzione: non potersi permettere qualcosa e indebitarsi per averla è diventato per molti la «normalità», ancora di più per coloro che iniziano presto a richiedere crediti. Intrum se ne accorge quando contatta i giovani morosi: «Molti la prendono alla leggera», assicura a 20 Minuten la portavoce Daniela Brunner. E sottolinea: «Chi inizia a indebitarsi già a 18 anni fa fatica, poi, a condurre una vita ordinata» dal punto di vista finanziario.

La responsabilità è anche delle offerte di credito - Il consulente in materia di indebitamento Sébastien Mercier relativizza. Sicuramente ci sono clienti giovani che non danno troppo peso al fatto di avere debiti, ma non sono la maggioranza: «La maggioranza - afferma - prende sul serio la propria situazione». Parte della responsabilità, poi, è da ricercare nella pletora di offerte di carte di credito e pagamenti rateali: «Sono confezionate in modo tale da far credere al cliente di avere la situazione in pugno», lamenta il consulente.

Il franco in tasca: «I debiti non sono solo una questione giovanile» - In Ticino, la responsabile operativa del piano cantonale contro l’indebitamento “Il franco in tasca”, Sara Duric, afferma che non si osserva una tendenza dei giovani a essere più “rilassati” rispetto ai debiti. Riguardo alle differenze in base all’età sottolinea del resto: «Le problematiche legate all’indebitamento non possono e non devono essere collegate esclusivamente ai giovani:  il discorso è più ampio e deve tenere in considerazione anche altri fattori, che spesso sono correlati a cambiamenti repentini ». La particolare attenzione verso i giovani, fa notare, si spiega in un’ottica di prevenzione. I giovani, inoltre, sono più facilmente raggiungibili attraverso campagne online o in ambito scolastico.

Ticino più a rischio - Dallo studio, però, emerge una particolarità che tocca direttamente il nostro cantone: i giovani svizzero italiani tra i 18 e i 25 anni presentano un rischio di indebitamento (+14% rispetto alla media) considerevolmente più alto dei coetanei svizzero tedeschi (0%) e svizzero francesi (-1%). Lo stesso vale per chi ha più di 33 anni (+35% contro un -2% degli svizzero tedeschi e uno 0% degli svizzero francesi).  

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COMMENTI
 

Fran 4 anni fa su tio
Uno spettro s’aggira sempre più minaccioso nel nostro Cantone, quello del dumping salariale dilagante che favorisce lo sfruttamento dei lavoratori e produce esclusione sociale. Come è noto, la nostra è la regione in Svizzera che detiene la maglia nera nelle retribuzioni dei lavoratori. Purtroppo non è l’unico record negativo del mercato del lavoro cantonale. Una situazione non accidentale ma frutto di precise responsabilità. Negli ultimi 15 anni in Ticino esiste una sorta di “Santa Alleanza” tra Governo, istituzioni, organizzazioni padronali, partiti e alcune precise “organizzazioni sindacali” che ha sdoganato l’idea che un salario di 3'000 franchi al mese possa essere uno stipendio accettabile. In realtà è uno stipendio da fame, inferiore ai livelli delle prestazioni sociali, che impedisce una vita dignitosa.

Pongo 4 anni fa su tio
Se ti indebiti vuol dire che non hai educazione, punto. È la cultura del leasing, del mutuo, delle rate.. conosco gente che pagherebbe pure il pranzo a rate e vogliono farti credere che è colpa della società

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a Pongo
Quella del mutuo, pur essendo un debito , permette almeno di avere qualcosa di tuo e aiutare l'economia. Mi piacerebbe sapere quanti si sono costruiti una casa pagandola in contanti. Chiaramente bisogna far bene i calcoli per non mettere la chiave sotto il tappeto dopo qualche anno.

Pongo 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
effettivamente il mutuo può essere un altro discorso. Mio nonno è una persona che ha COMPRATO la casa, rimettendoci dal lato delle tasse e quant'altro certo ma essendo sempre CORRETTO. È una mentalità antica che forse è difficile capire ma le cose o te le puoi permettere o no, compra la casa se hai i soldi o stattene in affitto.. la società sta andando a rotoli anche perché è cambiata questa percezione

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a Pongo
Il problema è che con i tassi attuali certi acquistano senza pensare che alla scadenza possono ritrovarsi un interesse del 6,75 % (che pagavo io nel 1985 quando ho costruito). È li che poi sono nei guai e le Banche lo hanno capito. Senza garanzie niente mutuo.

Giggina 4 anni fa su tio
Finalmente un commento sensato!

Libero pensatore 4 anni fa su tio
Il modello di sviluppo economico che abbiamo scelto è basato sui consumi. La logica è semplice: più consumi, più spendi, più produci e più guadagni. È evidente che in questa logica il credito risulta essere una sorta di doping per i consumi che a loro volta determinano l’arricchimento di produce e vende. Per questo motivo a nessuno frega niente del fatto che ci siano persone finanziariamente a terra. Anzi, meglio così, pagano pure degli interessi salati. È anche un problema educativo, sta ai genitori e alle istituzioni insegnare ai ragazzi che si può vivere felici anche senza l’ultima modello di iPhone

Mag 4 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
"Abbiamo scelto" non mi ricordo votazioni in cui qualcuno ha chiesto ai Popoli del mondo (neanche in Svizzera): "quale modello economico volete?" Sono LORO che Hanno scelto: Capitalismo, Profitto, Competitività, Consumismo ... i Popoli ci sono semplicemente cascati dentro con tutte le scarpe, credendo che, siccome esiste la Democrazia, allora va tutto bene. Idiozia pura.

Libero pensatore 4 anni fa su tio
Risposta a Mag
Queste cose si scelgono implicitamente eleggendo politici con idee di un certo tipo. Bisogna anche essere in grado di assumersi le proprie responsabilità

Evry 4 anni fa su tio
Certo perchè lo stato ossia i contribuenti interverranno...... questa è la realtà dell'educazione da parte di certi genitori e dei funzionari.

tirannosaurosex 4 anni fa su tio
Fino a 30 anni ti indebiti con la carta di credito, e dopo ti indebiti di quasi un milione per la casa!

Fran 4 anni fa su tio
L'ipocrisia é leggibile anche in questo articolo. Ricordate piuttosto ad INTRUM che il Ticino è anche l'unico Cantone in tutta la svizzera che impiega quasi 70000 frontalieri che vaecano il confine giornalmente. È che offre 2500 netti al mese ad un informatico, architetto, o ingegnere civile che sia. Ma anche 2000 lordi ad una impiegata d'ufficio. Ecc. Ecc. Poi vi meravigliate dell'indebitamento? Tutto il Ticino è alla deriva. Grazie alla libera circolazione. È grazie a dei politici sciagurati che continuano a operare per le proprie gioie e tasche, chiudendo occhi e orecchie.

Um999 4 anni fa su tio
Risposta a Fran
Finalmente un messaggio che parla correttamente dicendo „ipocrisia“ , ottimo intervento in quanto gli stessi Mass-media mancano di informazione tenendo conto di una panoramica a 360°. Questo non vuol dire che la colpa è dei frontalieri a scanso di equivoci ma di mancanza di regole che permettano di vivere in Svizzera dignitosamente.

Mag 4 anni fa su tio
Risposta a Fran
I lavoratori frontalieri sono assunti in base a leggi svizzere ed europee approvate da Berna per tutto il Popolo svizzero. Purtroppo in Ticino si continua a parlare di lavoratori frontalieri in aumento e non di politici e politica (ticinese e federale) che supportano queste leggi. Si continua a guardare il dito invece della luna, si continua a fare critica orizzontale anziché verticale. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

Fran 4 anni fa su tio
Risposta a Mag
Chi piange invece sono coloro che vanno di mezzo. Noi. I nostri figli. e presto i nostri nipotini. O emigri o rimani e vivi lo scempio messo in atto da altri.

Fran 4 anni fa su tio
Risposta a Um999
Il problema è politico. I frontalieri sono "solo" - solo per modo di dire, al momento una 70'000ina - il risultato di una politica che "tollera allegramente" e fregandosi del proprio popolo, le agenzie interinali - qlc parla di una 50ina di agenzie su suolo Ticinese (!), che fungono da mediatori tra imprese e lavoratori, prevalentemente fronatlieri. Se chiedi all'URC di aiutarti a trovare un lavoro come residente o domiciliato, sei all'indirizzo sbagliato. All'URC non si annuncia quasi più nessun imprenditore in ricerca di impiegati. Questo è.

Um999 4 anni fa su tio
Risposta a Fran
Hai perfettamente ragione, per trovare un posto di apprendista a mio figlio è stato un calvario proprio perché ci sono anche frontalieri tirocinanti, almeno così risultato. Ma come dicevi benissimo il problema è politico tutto il resto sono beghe tra poveri (modo di dire), in quanto se ci sono le leggi o mancano tutto il resto è legale.
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