Scena surreale sulle colline di Cugnasco-Gerra. Eppure i regolamenti comunali parlano chiaro. Il comandante Dimitri Bossalini: «Qualcuno ha richiesto il nostro intervento»
CUGNASCO-GERRA – Che nella Svizzera italiana ci sia sempre meno tolleranza tra vicini è cosa arcinota. A volte, però, il fenomeno raggiunge picchi surreali. Come è accaduto di recente sulle colline di Cugnasco-Gerra. Sono le 19.30. Un uomo è intento a tagliare l'erba nel suo giardino. Arriva la polizia. E gli intima di fermarsi. Alla scena hanno assistito, piuttosto basiti, diversi testimoni.
Cosa dice il regolamento comunale – Nel caso specifico, il regolamento comunale indica che nelle zone edificabili e nei nuclei, le attività e l’utilizzazione di apparecchiature mobili rumorose che possono causare immissioni foniche moleste, sono vietate dalle 19 alle 7 e nei giorni festivi.
Momenti di “libertà” ridotti – Quello di Cugnasco-Gerra non è assolutamente un caso isolato. In ogni Comune ci sono delle precise fasce orarie per effettuare determinate attività potenzialmente moleste per il vicinato. Una domanda, però, sorge spontanea. Se una persona lavora tutto il giorno, quando la taglia l'erba del suo giardino? I momenti di "libertà", orari alla mano, sono fortemente ridotti.
La voce della polizia – «Confermiamo l’intervento in questione – dice Dimitri Bossalini, comandante della polizia di Locarno, riferendosi all’episodio di Cugnasco-Gerra – siamo intervenuti perché ci è stato richiesto da qualcuno. In ogni Comune vige un’ordinanza specifica sui rumori che può differire leggermente nei giorni e negli orari in cui è autorizzato l’uso di apparecchi rumorosi».
Il vicino che si impunta – Già. Le leggi sono le leggi. E giustamente vanno rispettate. Ma non si potrebbe avere un po’ più di sana e logica flessibilità? Non quando il vicino si impunta. «Sporadicamente è richiesto il nostro intervento. Generalmente da persone che abitano nelle immediate vicinanze».
Pericolo di sanzioni in caso di recidiva – Cosa rischia chi commette simili infrazioni? «Di regola si chiede semplicemente la sospensione dei lavori e si informa la rispettiva autorità municipale. Ricordo che i Municipi tengono conto delle peculiarità dei luoghi per stabilire i giorni e gli orari in cui questo genere di attività è concessa». Pericolo di multe? «È il singolo Municipio che stabilisce, sulla scorta del nostro rapporto e sull’eventuale recidiva, se avviare un procedimento contravvenzionale o meno».