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«La Posta deve darsi una mossa»

CADENAZZO«La Posta deve darsi una mossa»

22.08.19 - 12:20
Il nuovo direttore generale parla di «tirare la cinghia». E promette nuovi posti di lavoro a Bellinzona
TiPress
«La Posta deve darsi una mossa»
Il nuovo direttore generale parla di «tirare la cinghia». E promette nuovi posti di lavoro a Bellinzona

CADENAZZO - Da aprile 2019 Roberto Cirillo, ticinese di 48 anni, è alla guida della Posta. E proprio in Ticino ha colto l'occasione oggi per rendere chiara la direzione da intraprendere ora che si trova a capo del Gigante Giallo. «Dobbiamo darci una mossa», ha affermato davanti ai giornalisti in conferenza stampa presso il nuovo centro pacchi di Cadenazzo.

Il nuovo direttore generale ha svolto una trentina di visite in tutta la Svizzera, recandosi nelle filiali, nei centri pacchi e nei centri lettere e persino sulla porta di casa dei clienti a consegnare la corrispondenza. «Abbiamo sfruttato il tempo a disposizione per elaborare una visione globale della Posta, trasversale a tutte le unità», ha spiegato. La conclusione è inequivocabile: «Se oggi non facciamo nulla, tra dieci anni non saremo più in grado di finanziare il servizio universale di tasca nostra». Per Cirillo per un periodo la Posta deve tirare un po’ di più la cinghia e il volume degli investimenti per il 2020 deve essere allineato al risultato atteso per il 2019. «Non vogliamo spendere più di quanto incassiamo».

Il futuro - La Posta guarda alla nuova strategia valida dal 2021 con un gruppo di lavoro formato da collaboratori che hanno tra i 30 e i 40 anni e non appartengono solamente ai quadri superiori. Tra le nuove idee Cirillo cita l'ampliamento delle prestazioni per «la distribuzione capillare e l’ultimo miglio in Svizzera». Altre idee invece sono futuristiche, come la «logistica senza materiale d’imballaggio, servizi repair & reuse o piattaforme per la sharing economy». Con il progetto "Public Digital Services 2.0", il nuovo gruppo strategico studia come la Posta possa offrire servizi e mettere le sue competenze migliori a disposizione di una Svizzera digitale, che rinuncia all’uso della carta.

In futuro la Posta dovrebbe tuttavia imboccare anche strade totalmente nuove: «Abbiamo deciso di tener conto anche di soluzioni settoriali trasversali, ad esempio in ambito sanitario, nel settore finanziario, e fornendo assistenza alle autorità nello svolgimento delle loro mansioni», dichiara Cirillo.

Nuovi posti di lavoro a Bellinzona - Particolarmente importante per il CEO è l’accordo trovato con le parti sociali sul rilevamento del tempo di lavoro in ambito logistico. «Mentre stiamo mettendo a punto la nuova strategia, creeremo nuovi posti di lavoro qualificati nel settore informatico a Neuchâtel e Bellinzona, per dar vita a centri di competenza decentralizzati».

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COMMENTI
 

mats70 4 anni fa su tio
Il tirare la cinghia evidentemente non è riferito a se stesso ma a tutti gli altri dipendenti

miba 4 anni fa su tio
Tanto per precisare copio e incollò dalla Rivista: Ha origini italiane il nuovo uomo forte della Posta Svizzera, a cui toccherà ripristinare l’immagine del gigante giallo e gestire la riorganizzazione della rete. Il manager Roberto Cirillo, nato a Zurigo da famiglia napoletana. Premesso ciò per dovere di cronaca ci sarà poi però da vedere CONCRETAMENTE la differenza tra quello che viene buttato in pasto ai media, quello che viene fatto realmente e quello che influisce sulle condizioni di lavoro (alias obiettivi di tempi, vendita, rendimento, ecc) di chi è operativamente dietro le quinte

occhiaperti 4 anni fa su tio
Ancora più posti di lavoro per fronatlieri!
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