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Svelato il progetto delle nuove Officine: «Pronte già nel 2024»

BELLINZONASvelato il progetto delle nuove Officine: «Pronte già nel 2024»

07.08.19 - 12:37
Le FFS hanno presentato i piani del nuovo stabilimento ferroviario. Il Ceo Andreas Meyer: «Treni più affidabili. Biglietti meno cari»
TiPress
Nella foto da sinistra, Claudio Zali, Christian Vitta e Andreas Meyer, CEO delle FFS, prima dell'inizio della presentazione.
Nella foto da sinistra, Claudio Zali, Christian Vitta e Andreas Meyer, CEO delle FFS, prima dell'inizio della presentazione.
Svelato il progetto delle nuove Officine: «Pronte già nel 2024»
Le FFS hanno presentato i piani del nuovo stabilimento ferroviario. Il Ceo Andreas Meyer: «Treni più affidabili. Biglietti meno cari»

BELLINZONA - Il nuovo stabilimento industriale ferroviario delle FFS a Castione ha da oggi un volto più nitido, dato che è stato presentato  proprio questa mattina a Bellinzona. Avrà un'estensione massima di circa 145mila metri quadrati (le attuali Officine occupano un sedime di circa 100mila metri quadrati). 

Uno stabilimento  che stando alle parole del ceo Andreas Meyer permetterà, grazie all'aumentata affidabilità dei treni, di poter mantenere i prezzi dei biglietti allo stato attuale se non addirittura abbassarli. Il costo per la sua realizzazione si aggira attorno ai 360 milioni di franchi per poter realizzare quello che è stato definito il centro «più moderno, più efficiente e più performante d'Europa». Un progetto, sostenuto oltre che da FFS,anche da Cantone e dalla Città di Bellinzona.

Stando a quanto hanno reso noto le FFS la superficie «massima sarà di circa 50'000 metri cubi all'interno della quale si troveranno un capannone a binari lunghi con 3 binari di 250 metri l'uno, ideali per accogliere sia i treni Flirt che i treni Giruno, la cui lunghezza supera i 200 m, una superficie per progetti di circa 6'500 metri quadrati, una superficie per la lavorazione delle componenti di oltre 8000 metri cubi e una superficie logistica di circa 8500 metri cubi. Complessivamente potranno essere presenti 5500 metri di binari e 25 scambi».

Novità per quanto riguarda la data della messa in funzione del nuovo stabilimento che potrebbe vedere la luce già nel 2024. Fino alla messa in esercizio del nuovo stabilimento vrà luogo l’importante fase di trasformazione per i collaboratori delle attuali Officine di Bellinzona. Non solo, questa fase dovrà permettere alle FFS di continuare le proprie attività nelle attuali Officine, mantenendo gli obiettivi di efficienza analogamente a quanto avviene in tutti gli altri stabilimenti di manutenzione FFS. Questo lasso di tempo sarà gestito da un team di specialisti del cambiamento, specialisti in risorse umane e specialisti nella formazione, con il coinvolgimento dei collaboratori e dei rappresentanti dei partner sociali. Il team avrà l’importante compito di definire i profili necessari, di identificare le necessità formative e di preparare piani di informazione e di comunicazione per mantenere il contatto fra tutti gli attori. 

 

Tutte le cifre del nuovo stabilimento

Allo stadio attuale di progettazione, il nuovo stabilimento industriale FFS potrà avere un’estensione massima di ca. 145'000 m2 (le attuali Officine occupano un sedime di circa 100'000 m2), per un’estensione complessiva da nord a sud di oltre 1 km. La superficie utile edificata massima sarà di circa 50'000 m2, all’interno della quale si troveranno un capannone a binari lunghi con 3 binari di 250 metri l’uno, ideali per accogliere sia i treni Flirt che i treni Giruno, la cui lunghezza supera i 200 m, una superficie per progetti di circa 6'500 m2, una superficie per la lavorazione delle componenti di oltre 8'000 m2 e una superficie logistica di circa 8'500 m2. Complessivamente potranno essere presenti 5'500 m di binari e 25 scambi. Trattandosi di una fase di studio, il progetto subirà dei cambiamenti che non andranno però ad impattare né la performance né la sua efficienza. Concretamente, nella fase di pianificazione attuale, il team di progetto è chiamato a fare ulteriori sforzi, di creatività ed economia, per raggiungere quegli obiettivi di efficienza imprescindibili per questo stabilimento industriale, il più moderno d’Europa.

 

 

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