Lavori in corso in alta stagione: nei centri turistici gli esercenti si lamentano. Anche i Comuni, ma possono farci poco
ASCONA - «Se qualche altro sindaco in Ticino ha trovato una soluzione a questo problema, me lo faccia sapere». Il sindaco di Ascona Luca Pissoglio lancia un appello che suona come una spugna già gettata. Il problema è un cantiere in via Borgo, arteria centralissima della Perla del Verbano.
«Rumori e polvere» - Alcuni esercenti si sono lamentati per i «rumori molesti e la polvere» nelle scorse settimane. «I turisti si alzano e se ne vanno per il fastidio, è un danno non indifferente» borbotta un ristoratore.
Cercasi cavillo - Tant'è: a soffrire per i cantieri estivi non sono soltato i muratori, sfiancati dalla canicola. Per tutelare il turismo, ad Ascona il Municipio ha «cercato a lungo uno strumento giuridico che permettesse di limitare i permessi nell'alta stagione – assicura Pissoglio – ma non l'abbiamo trovato».
Da Morcote a Lugano - E dagli altri centri turistici non arriva il soccorso sperato. Anche a Morcote «la problematica si riscontra spesso» ma «non disponiamo di strumenti legali per contrastarla» spiegano dall'ufficio tecnico. Al momento, per fortuna, non sono in corso lavori fastidiosi. A Lugano qualcosa si sono inventati: grazie all'ordinanza municipale sui rumori molesti «è possibile intervenire per ridurre l'impatto dei cantieri nella stagione turistica» spiega il municipale Angelo Jelmini.
Impatto inevitabile - «Di per sé, tuttavia, la legge non permette di negare l'autorizzazione in un determinato periodo dell'anno. In presenza di lamentele, che «sono piuttosto frequenti», il Comune può soltanto «sensibilizzare i promotori del cantiere sui danni che questo arreca alle attività vicine». L'impatto turistico-commerciale «è innegabile e inevitabile» conclude Jelmini. I ristoratori se ne dovranno fare una ragione.