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MENDRISIOQuasi quattro mesi e il “gigante buono” ancora non si trova

18.07.19 - 15:46
La trasmissione “Chi l’ha visto?” è tornata sulla scomparsa di Americo Aldrovandi. Gli amici che avevano il suo cellulare: «Sta bene, è in giro e se ne frega»
Quasi quattro mesi e il “gigante buono” ancora non si trova
La trasmissione “Chi l’ha visto?” è tornata sulla scomparsa di Americo Aldrovandi. Gli amici che avevano il suo cellulare: «Sta bene, è in giro e se ne frega»

CAPOLAGO - Era il 20 marzo quando Americo Aldrovandi ha lasciato il suo domicilio di Capolago. Una settimana dopo la polizia cantonale aveva diffuso un avviso di scomparsa e da allora i suoi familiari non hanno più avuto sue notizie.

Una scomparsa di cui si è occupata più volte anche la trasmissione “Chi l’ha visto?”, che ancora ieri sera gli ha dedicato un servizio. La redazione è riuscita a contattare la persona che era in possesso del telefono di Americo, quando lui era già scomparso. «Americo sta bene, è in giro per cavoli suoi e se ne frega della mamma, della zia e della nonna». Matteo - questo il nome svelato dalla redazione del programma di Rai 3 - non usa mezzi termini. Ma la sorella di Americo non ci sta: «È tutto molto strano, mio fratello non è così».

Matteo, che per un periodo è stato ospite di Americo a Capolago, dice di avere buttato lui stesso il cellulare di Americo «in un cestino in Italia». Glielo avrebbe chiesto lo stesso Aldrovandi, «perché era rintracciabile» come il computer e la playstation. «Lui il telefono lo ha lasciato a casa. Mi chiamava e mi diceva cosa scrivere e di non rispondere alla mamma e alla zia».

Americo - continua nella sua versione - decide di andare via perché si sente minacciato. «Ci ha chiamato più volte ma con un’app, la BBM, che cancella tutto e non è rintracciabile».

Ad aver visto per ultimo Americo sarebbe poi un altro amico, presso il quale si sarebbe trasferito per qualche giorno. Si chiama Tommi e - secondo Matteo - lo avrebbe accompagnato lui a Balerna. “Chi l’ha visto” lo ha rintracciato: «Non mi va tanto di parlare. Lo rispetto e non mi va che si parli di lui».

Tre settimane prima della scomparsa, Americo avrebbe incontrato un “mediatore” che si occupa di recupero crediti. Voleva riavere 2’000 euro, che aveva prestato ad un ragazzo. Matteo dice anche che «Americo aveva un sacco di contanti, pagava sempre lui le cene da 400-500 franchi». Parole che lasciano la sorella con l’amaro in bocca: «Lui non è così. Non mi sembra neppure che stanno parlando di lui». E lancia l’ennesimo appello: «Scrivi o chiama qualcuno. Dì se stai bene oppure no».

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