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CANTONELa scoperta ticinese che riconosce gli esplosivi "home made"

25.06.19 - 13:26
Il ricercatore Matteo Gallidabino ha sviluppato una tecnica per la tracciabilità dei dispositivi esplosivi
La scoperta ticinese che riconosce gli esplosivi "home made"
Il ricercatore Matteo Gallidabino ha sviluppato una tecnica per la tracciabilità dei dispositivi esplosivi

LUGANO - Non a caso l'avevamo inserito tra i dieci ticinesi da tenere d'occhio. Le premesse non sono state disattese. Matteo Gallidabino, professore alla Northumbria University di Newcastle (Regno Unito) ma ticinese di nascita, ha appena sviluppato una tecnica per identificare i dispositivi esplosivi. Si tratta di un complemento al suo precedente studio sul rilevamento di residui di polvere sulle armi da fuoco.

D'altra parte in Svizzera, e più ampiamente in Europa, l'uso di esplosivi fatti in casa si sta diffondendo a macchia d'olio e le tecniche di tracciabilità sono spesso antiquate.

La spinta alla ricerca - Gallidabino, appassionato di casi criminali irrisolti, ha scoperto come identificare un gran numero di componenti chimici contenuti in esplosivi "home made". Una tecnica attesa dalle forze di polizia poiché permette di rilevare tracce in un brevissimo periodo di tempo consentendo di rintracciarne l'origine.

Un metodo che migliora in modo significativo le tecniche di ricerca tradizionali. «Questo progetto è molto promettente», afferma lo stesso Gallidabino. «Collaboriamo in particolare con i laboratori britannici e siamo sostenuti finanziariamente dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica».

Una tecnica non alla portata di tutti - Unico inconveniente: non è scontato che tutti i laboratori possano permettersi la strumentazione per applicare questa nuova tecnica. «Basta disporre dell’attrezzatura giusta» ha commenta l’esperto in un'intervista rilasciata a laRegioneTicino qualche giorno fa. 

Il professore, che ha compiuto i suoi undici anni di studi a Losanna, assicura: «in ogni caso, promuoverà il ruolo delle scienze forensi nell'ambito della giustizia criminale».

In attesa della diffusione della sua scoperta, la scorsa settimana il ticinese è stato incensato dalla prestigiosa rivista scientifica britannica "Analytica Chimica Acta".

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COMMENTI
 

RobediK71 4 anni fa su tio
Non mi sembra image ci siano scienziati in disoccupazione - esempio che ci si deve muovere anzitempo

miba 4 anni fa su tio
Fosse rimasto in Ticino ora sarebbe probabilmente in disoccupazione o in assistenza....
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