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CANTONEIl nuovo direttore dell'IRB sarà Davide Robbiani

18.06.19 - 16:24
Subentrerà ad Antonio Lanzavecchia. Dopo una carriera accademica trascorsa negli USA, Robbiani torna in Ticino e sarà pure professore ordinario presso la Facoltà di scienze biomediche dell’USI
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Il nuovo direttore dell'IRB sarà Davide Robbiani
Subentrerà ad Antonio Lanzavecchia. Dopo una carriera accademica trascorsa negli USA, Robbiani torna in Ticino e sarà pure professore ordinario presso la Facoltà di scienze biomediche dell’USI

BELLINZONA - Il Consiglio di fondazione dell’Istituto di ricerca in biomedicina di Bellinzona e il Consiglio dell’Università della Svizzera italiana hanno nominato del Prof. Davide Robbiani quale nuovo direttore dell’IRB e professore ordinario presso la Facoltà di scienze biomediche dell’USI. Il Prof. Robbiani subentrerà al Prof. Antonio Lanzavecchia a partire dal 1° luglio 2020.

Ticinese di origine, dopo gli studi in fisica e medicina a Berna, ha ottenuto il PhD in immunologia e microbiologia alla Cornell Univerisity. Dal 2005 è attivo presso la Rockefeller University a New York, dove attualmente è Associate Professor and Group Leader. Ritorna in Ticino dopo una brillante carriera accademica negli Stati Uniti, con un grande bagaglio di esperienze che potrà mettere a disposizione per l’ulteriore crescita dell’Istituto con sede a Bellinzona.

«Siamo particolarmente contenti di questa nomina, dall’alto profilo internazionale dal punto di vista scientifico e dall’importante valenza simbolica a livello territoriale, con il ritorno in Ticino di competenze di grande spessore. Sono convito che il Prof. Robbiani saprà dare molto sia all’IRB che alla Facoltà di scienze biomediche nel suo insieme», ha commentato il Rettore dell’USI Boas Erez: 

Sino al 30 giugno 2020 l’Istituto continuerà ad essere guidato dal Prof. Antonio Lanzavecchia. Secondo il Presidente della fondazione dell’IRB Gabriele Gendotti: «Il Prof. Lanzavecchia è stato il vero carismatico trascinatore che ha consentito all’IRB di raggiungere risultati scientifici di eccellenza a livello internazionale. A lui va il riconoscimento dell’Istituto e di tutta la nostra comunità, per aver contribuito a posizionare la Svizzera italiana sulla mappa della ricerca di punta in questo settore di primaria importanza non solo scientifica». 

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