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CANTONEApprovvigionamento dell'acqua, una nuova ordinanza in caso di penuria

17.06.19 - 17:11
Il Dipartimento del territorio comunica che il 15 maggio scorso il Consiglio Federale ha avviato una procedura di consultazione in merito a questa problematica
DT
Approvvigionamento dell'acqua, una nuova ordinanza in caso di penuria
Il Dipartimento del territorio comunica che il 15 maggio scorso il Consiglio Federale ha avviato una procedura di consultazione in merito a questa problematica

BELLINZONA - In occasione dell’odierna giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, il Dipartimento del territorio (DT) comunica che il 15 maggio scorso il Consiglio Federale ha avviato la procedura di consultazione della nuova Ordinanza sulla garanzia dell’approvvigionamento con acqua potabile in situazioni di grave penuria (OAP).

Aggiornata la vecchia Ordinanza - L’attuale Ordinanza, in vigore dal 1992, è stata aggiornata e adeguata alla nuova Legge federale sull’approvvigionamento economico del Paese (LAP). La nuova versione verte in particolare sulla pianificazione volta a evitare situazioni di penuria, prevenirne gli effetti e aumentare la resilienza dei distributori. La definizione dei compiti che spettano a Cantoni e distributori è ora più chiara e semplificata, delegando ai Cantoni maggiori competenze, in particolare riguardo alla definizione dei quantitativi minimi da approvvigionare.

Diversi compiti per il Cantone - Tra i compiti attribuiti al Cantone si segnala, «l’allestimento dell’inventario digitale dell’approvvigionamento idrico, che consiste in un catalogo elettronico degli impianti quali le sorgenti, le falde acquifere, le captazioni a lago, i serbatoi, gli impianti di pompaggio e la rete di distribuzione».  Tale registro verrà allestito secondo le direttive dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e aggiornato regolarmente.

A fine 2020 - Per contro, un importante compito delegato ai distributori riguarda l’elaborazione di una documentazione specifica relativa all’OAP, che dovrà essere approvata dall’Autorità cantonale. A tal fine, l’Ufficio della protezione delle acque e dell’approvvigionamento idrico (UPAAI) ha elaborato un modello della documentazione OAP, che ha recentemente presentato al comitato dell’Associazione acquedotti ticinesi per ottenere un parere consultivo da parte delle aziende di distribuzione d’acqua potabile (AAP) direttamente coinvolte nell’erogazione. La documentazione definitiva sarà consegnata agli enti distributori dopo l’entrata in vigore della nuova OAP, verosimilmente a fine 2020.

«Standard cantonale» - Il modello di documentazione OAP mira anzitutto a definire uno «standard cantonale» che dovrà essere ripreso dalle AAP nella sua struttura e adattato nei contenuti alle specifiche esigenze e realtà locali. Il manuale OAP è un importante strumento per la gestione delle crisi che possono essere di varia natura: dalla siccità agli incidenti, fino alle perturbazioni sistemiche che compromettono il normale approvvigionamento idrico. «Questo vademecum - precisa il Dipartimento - è stato concepito affinché possa essere utilizzato rapidamente anche da personale non attivo nella zona colpita e in collaborazione con gli enti di primo intervento. Il manuale è strutturato secondo un principio modulare, che ne facilita compilazione e aggiornamento».

Concetti chiave di comunicazione - Oltre a informazioni pratiche per affrontare i casi di emergenza è presente anche una sezione relativa ai concetti chiave della comunicazione in situazione di allarme. Aspetti, questi ultimi, ritenuti di grande rilevanza nell’ambito di un’efficace gestione della crisi, sia internamente all’organizzazione che nei confronti dei media e della popolazione. Parallelamente alla messa a disposizione della documentazione OAP, è stato avviato l’allestimento dell’inventario cantonale digitale dell’approvvigionamento idrico. Il suo completamento durerà nel tempo, in quanto sono dapprima richieste la fornitura e l’aggiornamento dei Piani generali dell’acquedotto in formato digitale; attività, queste, che le AAP saranno chiamate a svolgere nei prossimi anni.

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COMMENTI
 

Nmemo 4 anni fa su tio
Si chieda consulenza al Bersani da Giubiasco, designato a presiedere il consiglio direttivo AMB, che prima è riuscito a sperperare 17 milioni di fr del contribuente per un acquedotto che si alimenta da sorgenti che è accertato restano a secco per 90 giorni consecutivi in caso di siccità

GI 4 anni fa su tio
wow finalmente metteranno il rubinetto anche alle sorgenti, unico modo per controllare l'erogazione/consumo.....tutto il resto mero contorno....visto che la stragrande maggioranza dell'acqua potabile è di origine sorgiva, laghi a parte....o mi sbaglio ??
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