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LUGANOLo sciopero delle donne? L'Oceano: «Lavoreremo di più»

08.06.19 - 17:00
Mentre a Ginevra il più noto locale a luci rosse sfrutta l’evento per farsi pubblicità, in Ticino le ragazze del postribolo luganese sembrano del tutto disinteressate a prendere parte alla giornata
Tipress
Lo sciopero delle donne? L'Oceano: «Lavoreremo di più»
Mentre a Ginevra il più noto locale a luci rosse sfrutta l’evento per farsi pubblicità, in Ticino le ragazze del postribolo luganese sembrano del tutto disinteressate a prendere parte alla giornata

PAZZALLO - A Ginevra un noto locale a luci rosse, il Venusia, s’è tinto di viola per farsi pubblicità con lo sciopero delle donne previsto il 14 giugno: «Pour vous nos femmes ne font pas grève». Per voi, maschietti, traduciamo liberamente, le nostre ragazze non scioperano.

Un manifesto che ferisce - L’immagine è stata postata su Facebook da Giangiorgio Gargantini perché emblematica di un approccio «medievale» allo sciopero… Con Tio/20Minuti il sindacalista Unia così commenta: «Nessuno stupore che chi fa business con il corpo delle donne sia ignobile al punto da utilizzare questa giornata per promuovere il proprio commercio». In quel possessivo “nos”, «le “nostre donne” - continua Gargantini - vedo il massimo dell’abominio. C’è solo da provar vergogna. Anche perché una pubblicità del genere ferisce tutte donne». Il suo riferimento al manifesto è però funzionale a parlare dell’approccio allo sciopero da parte del mondo maschile, mondo contemporaneo non cavernicolo beninteso: «C’è una grande discussione sul ruolo degli uomini in questa manifestazione. Si è parlato di “uomo solidale”, un ruolo di sostegno che - come ho spiegato - non mi sembra riduttivo o avvilente. Il 14 giugno possiamo restarcene un passo indietro!».

Quelle che il 14... - Dalla Romandia passiamo al Ticino, dove non si registrano apparentemente tali cadute di stile… Ma non aspettatevi grande coinvolgimento per la manifestazione che denuncia, discriminazione salariale a parte, il sessismo e le molestie nei confronti delle donne. «Cosa ci sarebbe il 14 giugno?» chiede provocatoriamente il gerente. Per alcuni secondi il manager del Club Oceano finge di non sapere, ma poi non si nega: «Abbiamo lanciato la battuta ma devo dire che non c’è stato un grande riscontro. Loro dicono che se altre scioperano lavoriamo meglio noi... E poi il 14 è un venerdì». In che senso? «Nel senso che è un giorno molto buono».  All’Oceano, aggiunge il gerente, «sono indipendenti e ognuna può fare ciò che vuole. Ma nessuna mi ha detto che sciopererà». Non conosce nessuna donna pronta alla protesta? «Mia moglie. Mi ha detto che quel giorno a casa non farà niente. Dovrò far da mangiare io». Solidale, molto solidale... direbbe qualcuno. 

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