La sede del Magnifico Borgo aprirà nel 2020. Nel frattempo “Mendrisiopernoi” propone oltre cinquanta progetti per valorizzare la città. Ecco una selezione
MENDRISIO - È lungo 130 metri, largo 40 e alto 17. Ma l’edificio che sta prendendo forma in via Catenazzi a Mendrisio, e che sarà inaugurato il prossimo anno, non sarà soltanto un contenitore per la sede del futuro campus SUPSI. La struttura intende infatti diventare una fabbrica di idee utili alla valorizzazione del benessere collettivo e alla promozione sostenibile del territorio. Una fabbrica di idee da cui sono già uscite le prime proposte.
Stiamo parlando del progetto “Mendrisiopernoi: percorsi interdisciplinari tra la terra e il cielo”, promosso dal Dipartimento ambiente costruzioni e design (DACD): un percorso didattico orientato a favorire lo sviluppo identitario della città e dei quartieri di Mendrisio «attraverso un’attenta analisi dei suoi luoghi della memoria e di aggregazione, coinvolgendo in dialogo virtuoso 150 studenti e trenta docenti SUPSI, la municipalità e la popolazione locale» spiega la professoressa Nicla Borioli Pozzorini, responsabile della formazione DACD.
Il risultato? Oltre cinquanta progetti per la valorizzazione del territorio di Mendrisio (qua sotto ne proponiamo una piccola selezione), interpretandolo «come spazio fisico e concettuale di trasformazioni, incontro di tradizioni, saperi, culture e modi di vivere, ma anche di strade, edifici, segni e tracce del paesaggio». Una visione che ne ha voluto cogliere l’unicità.
Le oltre cinquanta proposte saranno presentate dal 12 al 15 giugno nell’ambito della mostra “Mendrisiopernoi” al Mercato Coperto di Mendrisio. E anche in alcuni luoghi del borgo cittadino. L’inaugurazione dell’esposizione è in programma domani alle 16.
Reperti archeologici da valorizzare
Il sito archeologico di Tremona avrà un Antiquarium, uno spazio di circa 260 metri quadri che accoglierà i reperti in possesso della Città. Ma come allestire l’esposizione? Gli studenti SUPSI propongono un percorso che valorizzi il patrimonio mettendo al centro la connessione tra passato e presente. Con l’esposizione dei reperti si vuole dimostrare che Tremona è stata abitata per diverse epoche e ha subito molti cambiamenti, ma anche ricostruire la vita degli abitanti e mostrare le tecniche di scavo recenti.
Un museo dedicato all’acqua
Il pozzo di captazione situato in zona San Martino in un futuro sarà dismesso. Perché non cogliere l’occasione per realizzarvi un Museo dell’acqua? Un progetto, questo, che si propone di esplorare il tema dell’acqua quale filo conduttore del rapporto uomo-ambiente, e di promuovere la conservazione e la valorizzazione della risorsa, in riferimento alla morfologia del territorio di Mendrisio, alla vita del comune, al lavoro e al divertimento. L’edificio sviluppato su un piano riutilizza l’acqua del pozzo di captazione e del fiume Laveggio.
I fossili prendono vita sul tablet
Ritrovarsi faccia a faccia con creature vissute oltre duecento milioni di anni fa. Questo è l’obiettivo di un progetto che riflette sull’esperienza del fruitore all’interno del Museo dei fossili di Meride. Si parla quindi dell’adozione di nuove tecnologie (tra cui anche la realtà aumentata) per introdurre nuovi sistemi di relazione tra oggetto, persona e spazio. Gli studenti, in stretto contatto con la direzione della struttura espositiva e i curatori, hanno sviluppato idee visive e scenari multimediali che propongono esperienze ludiche e immersive.
Un luogo di ritrovo attorno al camino
Il Camino Spinirolo, a circa un chilometro da Meride, sarà un luogo d’incontro, svago e dialogo. Nel 2014 una fondazione ha dato il via, con un cantiere sociale, alla ristrutturazione di alcuni edifici del complesso. Il progetto degli studenti SUPSI si è occupato di analizzare le strutture esistenti per proporre un’idea generale d’intervento di conservazione dei manufatti ritenuti significativi e l’integrazione di nuovi elementi. Il nuovo complesso di Camino Spinirolo, oltre alle camere, propone spazi di ritrovo, sia all’interno che all’esterno, e in particolare nel cortile, dove l’identità dell’insieme è rappresentata dal camino della vecchia fabbrica.
Verso l’intervento conservativo della lunetta dell’oratorio
La lunetta dipinta all’interno dell’Oratorio della Madonna delle Grazie a Mendrisio necessita di un intervento conservativo. Da qui il lavoro svolto da una studentessa del master di conservazione e restauro che ha come obiettivo lo studio approfondito della tecnica artistica e dello stato dell’opera. La prima fase prevede un’indagine archivistica e bibliografica, seguita da una documentazione fotografica dettagliata e dalla restituzione grafica dello stato di conservazione e della tecnica esecutiva della pittura. I risultati saranno utili per produrre una proposta mirata di intervento.
Il traffico autostradale si trasforma in luce
Sono migliaia le vetture che ogni giorno percorrono l’asse autostradale che attraversa il territorio di Mendrisio. Una via di transito internazionale che è una presenza contrastata e dibattuta dalla popolazione. Il progetto “La grazia del flusso” propone un’installazione luminosa (già inaugurata nei giorni scorsi) che rappresenta e reinterpreta questo elemento identificativo di Mendrisio, con l’obiettivo di stimolare nuovi punti di vista. Alla sera il nuovo edificio SUPSI si illumina con una coreografia di luci Led che ripropone metaforicamente il traffico autostradale di un anno.