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MELIDESalta il coach della attrezzistica, addio con striscione polemico

05.06.19 - 10:04
Il divorzio litigioso con il responsabile tecnico della SFG Melide finisce in piazza. Un gruppo di genitori non ci sta e fonda una nuova associazione per continuare con il monitore l'attività
Salta il coach della attrezzistica, addio con striscione polemico
Il divorzio litigioso con il responsabile tecnico della SFG Melide finisce in piazza. Un gruppo di genitori non ci sta e fonda una nuova associazione per continuare con il monitore l'attività

MELIDE - “Perché escluderci dalla SFG Melide?”. È un divorzio che è finito su uno striscione come allo stadio. Solo che la platea era quella della palestra della Gerra di Lugano, che domenica scorsa ospitava i saggi finali dell’accademia della Società federale ginnastica Melide. Una festa durante la quale il coach della ginnastica attrezzistica Tito Juri ha esplicitato la sua burrascosa separazione dal sodalizio. Oltre al lenzuolo, steso dallo stesso Juri con l’aiuto della figlia anch’essa monitrice, è stato infatti distribuito ai presenti un volantino che accusa il comitato di aver mandato via l’allenatore «senza indicare i motivi della decisione», mettendo in difficoltà «una quarantina di ginnaste».

«Una carnevalata» la definisce Giorgio Carlo Bernasconi, presidente del comitato della SFG Melide. Non vuol fare polemica, ma critica soprattutto il fatto che «le bambine che fanno attrezzistica siano state obbligate ad abbandonare la festa dopo il saggio. Genitori e coach se ne sono andati senza guardare in faccia a nessuno per poi riunirsi da un’altra parte». Mettere di mezzo i piccoli, dice, non gli è piaciuto.

Un mini Aventino - I genitori delle ginnaste per consentire alle figlie di continuare l'attività sportiva si sono trovati costretti a fondare una nuova associazione di ginnastica acrobatica. E l’allenatore dimissionario (o dimissionato) si è detto disposto ad aiutarli. L’attrezzistica esce dalla SFG Melide che ha deciso di sospendere per un anno la disciplina (ma nel contempo arricchirà l’offerta con la ritmica). E il Municipio ha accordato al nuovo gruppo l’uso della palestra. Insomma una bega, che crea però dissapori in paese. Anche perché sulle ragioni del divorzio le versioni divergono assai. Da un lato le parole del presidente Bernasconi: «Tito Juri è un buon monitore, ma il rapporto con lui si era logorato. Un anno fa l’abbiamo esonerato, ma la decisione era stata ritirata dopo un accordo che prevedeva che rassegnasse le dimissioni per la fine anno scolastico. Cosa che ha fatto». Anche l’attrezzistica in seno alla SFG Melide poteva andare avanti, sostiene Bernasconi: «Ma con un altro monitore. Gli abbiamo proposto di farsi rimpiazzare dalla figlia. Ma lui non ha voluto e così si è fatto l’associazione assieme ai genitori che lo seguono».

«Mandato via, perché scomodo» - Spiegazioni respinte però da Tito Juri, che è stato per 17 anni responsabile tecnico della SFG Melide: «Espellere un monitore dalla società, dopo trent'anni di apprezzato lavoro solo perché dà fastidio al comitato e dice quello che pensa è semplicemente inaccettabile e da irresponsabili». Quanto alla proposta di farsi sostituire dalla figlia, la definisce irrealistica: «Negli ultimi due anni mi ha dato una mano come consulente. Ma ha due figli piccoli e non può prendere in mano due gruppi. Purtroppo un mio sostituto non c’è». 

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