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CANTONESpariscono 51 farmacisti dall’albo… Pandemia? No, piuttosto pulizia

03.06.19 - 07:05
Erano 619 un anno fa, oggi - dopo l’aggiornamento della banca dati - i farmacisti con libero esercizio sono 568. «La nuova legge ha fermato gli arrivi dall’Italia» commenta Zanini
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Spariscono 51 farmacisti dall’albo… Pandemia? No, piuttosto pulizia
Erano 619 un anno fa, oggi - dopo l’aggiornamento della banca dati - i farmacisti con libero esercizio sono 568. «La nuova legge ha fermato gli arrivi dall’Italia» commenta Zanini

BELLINZONA - È la riduzione più marcata degli ultimi anni. L’Ordine dei farmacisti del Canton Ticino s’è ristretto di 51 unità in un solo anno: passando dai 619 farmacisti con libero esercizio registrati il 30 aprile 2018 ai 568 membri del 30 aprile scorso. Ma dietro il calo di quasi il 10% non c’è nessun fuggi fuggi o peggio una misteriosa pandemia.

Riordino nell’Ordine - La spiegazione è molto più semplice, forse inattesa per una professione che rima con precisione. È una soluzione banale: «Abbiamo aggiornato la banca dati. C’erano nomi non più attuali che sono stati tolti» spiega Federico Tamò, portavoce dell’Ofct. Nessun mistero dunque, anche se il balletto dei numeri offre l’occasione per parlare degli effetti della nuova Legge sulle professioni mediche (che prevede, tra l'altro, un perfezionamento post laurea di due anni per i neo-farmacisti che puntano al libero esercizio).

Interrotti gli arrivi - Effetti che hanno avuto ripercussioni anche sul numero dei nuovi iscritti all’albo: «Come avevamo previsto - rileva il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini - l’obbligo del perfezionamento professionale dei farmacisti ha di fatto interrotto l’arrivo in Ticino di farmacisti provenienti dall’Italia». Nel concreto s’è fermato il travaso annuo di una trentina farmacisti da oltrefrontiera che, una volta ammessi al libero esercizio, avevano il diritto di effettuare supplenze ed erano perciò molto appetibili dal mercato indigeno. «A partire dal 2014 - ricorda Zanini - questo fenomeno si era intensificato, creando anche qualche preoccupazione nel settore e un rischio di dumping salariale».

La priorità - Riordinato l’Ordine, oggi i farmacisti in Ticino sono dunque 568 e le farmacie 200. «Personalmente ritengo che il numero attuale sia confacente alle nostre esigenze, per cui giudico positivamente questo blocco degli arrivi dall’estero» sottolinea il farmacista cantonale. «La nostra priorità attualmente consiste nel garantire ai neodiplomati che escono dalle nostre università l’accesso ai posti di perfezionamento».

Le assistenti di farmacia - Sempre i numeri dell’Ordine mostrano l’aumento marcato delle nuove assistenti di farmacia: dalle 26 neodiplomate del 2017 si è passati a 43 nel 2018: «In realtà - spiega Zanini - il loro numero è piuttosto stabile da anni. Negli ultimi dieci anni si contano 348 neodiplomate, una media aritmetica di circa 35 l’anno. Nel 2017 ci sono state più bocciature del solito… da qui il numero più elevato nel 2018. Perché le persone bocciate evidentemente hanno rifatto e superato l’esame l’anno dopo».

Un modello, due ruoli - Per gli addetti ai lavori non c’è invece rischio di sovrapposizione di ruoli tra i nuovi farmacisti, sempre più formati, e le assistenti uscite dalla scuola professionale: «Le due figure sono importanti e necessarie per il buon funzionamento di una farmacia. L’assistente ha le proprie competenze e garantisce una presa a carico di primo approccio, ma la responsabilità è poi del farmacista. Un modello senza le due figure non riesco ad immaginarlo» dice il portavoce dell’Ordine.

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COMMENTI
 

vasi 4 anni fa su tio
L'assistente di farmacia ha competenze troppo limitate per maneggiare medicamenti. D'ora in avanti voglio sempre un farmacista a servirmi! Basta con queste ragazzine ignoranti come caprette! La nuova legge prevede che sia sempre un farmacista a servire al banco....non un assistente (ex apprendista) che non ha la formazione necessaria. Come mai il Farmacista Cantonale tace sulle forti limitazioni che, ora più che mai, riguardano e riguarderanno a cascata anche la professione di aiuto-farmacia?

kiko420 4 anni fa su tio
Risposta a vasi
La casta delle aiuto-farmacia pensa di dettare i giochi in farmacia. Invece la nuova legge presto le metterà al palo! Game over! Guadagnano troppo: 4500 frs mentre i poveri farmacisti neolaureati senza post-grade guadagnano una miseria: 3500 frs. Uno stipendio che non riflette le reali capacità di un laureato!!! Le $$$$ inservienti $$$ con un semplice apprendistato guadagnano 1000 frs in più. Pure i sindacati stanno in silenzio!!! Una vergogna!!! La festa per le aiuto-farmacia è finita solo che in molti non lo hanno ancora capito o non lo vogliono intendere. A breve solo i farmacisti potranno lavorare in farmacia, lo prevede la legge!! Il farmacista cantonale emette circolari che limitano i farmacisti (laureati) ma resta in silenzio sulle nuove norme restrittive che riguardano le $$ a$$istenti di farmacia. Il suo silenzio assordante mi preoccupa! Senza se e senza ma il consumatore deve essere informato sulle novità in farmacia. Basta con le assistenti mimetizzate dietro al camice bianco!! Farmacista Cantonale pf prenda posizione in merito alle inservienti di farmacia! È suo dovere applicare la legge!

vasi 4 anni fa su tio
Una vera e propria vergogna!!! Con tutto quello che paghiamo di cassa malati noi ticinesi!!!!!! Ora quando andrò in farmacia pretenderò di essere servito sempre e solo da un farmacista. Non va bene per la qualità del servizio essere serviti da persone non laureate!! ma L'ACSI stà a guardare???? poveri noi consumatori

pillola rossa 4 anni fa su tio
"un rischio di dumping salariale" ... tranquilli, il feudalesimo è a rischio diminuzione introiti, ma è immortale. La ricetta è nelle loro mani.

pillolaazzurra 4 anni fa su tio
Vedo, purtroppo, una generazione di vecchi Dinosauri che cerca di proteggere una concezione ormai superata di farmacia. Questi vecchi fossili farmacisti hanno il terrore di essere scavalcati dai giovani farmacisti più formati e dinamici e questo fatto spiega le barriere erette in ingresso. I giovani neolaureati dovrebbero ribellarsi a queste limitazioni....giovani farmacisti unitevi e boicottate l'inutile e costoso corso post grade voluto dal cartello pharmasuisse-swissmedic!!!! Fondate un nuovo ordine dei farmacisti per tutelare i vostri interessi!! Sveglia!

kiko420 4 anni fa su tio
Il Farmacista Cantonale ha il dovere di informare la popolazione circa le novità avvenute in farmacia con la recente modifica della legge sulle professioni mediche. Ciò è avvenuto solo in parte e in modo estremamente rigoroso per quanto riguarda le restrizioni riguardanti la professione del farmacista. Invece nulla è stato fatto e scritto in merito alle nuove restrizioni, che a cascata, riguarderanno 900 assistenti di farmacia. Paura?

pharmapro 4 anni fa su tio
L'età media dei farmacisti è di 60 anni. Fra poco avremo un numero di farmacisti insufficiente a garantire un servizio capillare e professionale alla clientela. Le inservienti di farmacia non potranno farlo perché è compito esclusivo del farmacista! Queste figure professionali, con la nuova legge, molto restrittiva, non potranno più svolgere tutte quelle mansioni che arbitrariamente sono state tollerate fino ad ora (consigliare in merito a medicamenti lista A e B senza la supervisione di un farmacista, preparare il metadone, allestire preparati magistrali e dosette....e molto altro). Tutto ciò è illegale e il consumatore dovrebbe esserne a conoscenza, ma non lo è! Un camice di colore diverso è auspicabile per evitare confusione e appiattimento della figura professionale del farmacista e garantire al consumatore trasparenza ,professionalità e garanzia del servizio . La sola targhetta di riconoscimento, spesso assente, non permette al cliente di riconoscere la persona con cui ha che fare.... Questo mimetismo, dietro il camice bianco, ha fatto sì che le paghe di un farmacista neodiplomato siano inferiori a quelle di un assistente di farmacia.

laurina 4 anni fa su tio
568 farmacisti sono ancora pochi visto che la legge obbliga la presenza del farmacista al banco. Le diplomate assistenti non hanno le sufficienti conoscenze in farmacologia, fitoterapia, omeopatia, per questa ragione il cliente che paga premi di cassa malati sempre più cari ha bisogno di una consulenza specialistica. La nuova legge, restrittiva per i farmacisti, a cascata dovrà esserlo ancora di più per chi non ha nessuna laurea. Con modifica della legge sulle professioni sanitarie ci si avvicina al servizio europeo. In Europa chi serve al banco è il farmacista...mentre la profumiera ha un camice di colore diverso e non maneggia medicamenti.

lang 4 anni fa su tio
Con la nuova legge il dumping continuerà ad esistere ed aumenterà. Ci saranno farmacisti di serie A, B, e C. I frontalieri saranno di serie C come pure tutti coloro che non avranno i soldi per pagare la costosissima formazione post-grade, solo per poter fatturare alle casse malati. È paradossale che ogni giorno l'assistente di farmacia diplomato (apprendistato) espliti tutte le fatturazione alle casse malati, quando un neolaureato non lo può fare.

pillolaazzurra 4 anni fa su tio
La sovrapposizione dei ruoli esiste eccome! Quando entro in farmacia chi mi serve è l'assistente di farmacia e, il più delle volte, il farmacista è assente. La nuova legge dovrebbe essere rispettata e garantita dal Farmacista Cantonale. Il numero di farmacisti risulta insufficiente Perché la nuova legge implica che il servizio sia svolto dal Farmacista con libero esercizio.

tip75 4 anni fa su tio
ahhahah ma a chi la vogliono dare a bere? se aggiorni un albo non significa che misure ridicole abbiano fatto da deterrente

oxalis 4 anni fa su tio
Ce ne sono ancora sempre 500 di troppo, a cominciare da quelli che barattano cosmetici e profumi contro le ricette mediche per medicinali inutili che poi incidono sui nostri premi cassa malati.

kiko420 4 anni fa su tio
Risposta a oxalis
E tutto il sistema sanitario che è sbagliato! Un farmacista che fa i buoni dovrebbe essere radiato a vita. Invece, nel Cantone delle palme e delle banane, si continua ad esercitare la professione anche quando si è colpevoli. Al massimo si paga una multa e tutto si aggiusta con i soldi. Le farmacie sono alla frutta!!

Maxy70 4 anni fa su tio
I due anni di perfezionamento post-laurea, con investimento non indifferente di tempo e denaro, sono realmente necessari per migliorare la qualità del servizio, oppure sono un “escamotage” per fermare l’invasione del farmacista azzurro? Leggendo l’articolo sembra quasi il secondo motivo. Lodevole ovviamente salvaguardare il farmacista indigeno, che farà il piacere (concordo con MrBlak) di assumere un’assistente parimenti indigena! Nessuna illusione però che i nostri vicini si lascino togliere così facilmente il pane svizzero di bocca! Pareranno il colpo e inventeranno seduta stante una certificazione di euro-perfezionamento in farmacopea che, ovviamente, la Svizzera sarà obbligata a riconoscere. Lasciate fare a loro!

arsen 4 anni fa su tio
Risposta a Maxy70
L'italia e l'Europa non resteranno a guardare. Un farmacista svizzero, senza esame di Stato non può lavorare in Europa, mentre il farmacista Europeo può. Nella nuova legge si vende un intento quasi discriminatorio per tagliare fuori la concorrenza. Siamo di fronte ad una generazione di vecchi arroccata a proteggere il loro piccolo orticello. I giovani sono il futuro. Svegliatevi giovani farmacisti e fatevi valere!!!

MrBlack 4 anni fa su tio
Poi però assumono le aiuto-farmaciste frontaliere per pagarle di meno? Speriamo non sia così..sarebbe interessante vedere anche questi numeri..

kiko420 4 anni fa su tio
Risposta a MrBlack
In nessuna parte d'Europa, tranne in Svizzera, esiste la figura professionale dell'inserviente di farmacia. Esiste solamente il magazziniere o la profumaia, che però non possono assolutamente servire al banco i farmaci e hanno camici di colore diverso dal camice bianco del farmacista. In Europa dispensare medicamenti senza essere farmacista è penale! Solo il farmacista può dispensare i medicinali al cliente e il cliente deve solo avere a che fare con il farmacista. Anche la nuova legge svizzera lo prevede, ma l'autorità tace!. Hanno bloccato quei 30 frontalieri annui in Ticino, ma di fatto sono a rischio 900 posti di assistenti. Dulcis in fundo... il farmacista svizzero in Europa, al massimo può fare il magazziniere perché gli mancano diversi esami.
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