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CANTONE/ITALIAL’Isabella d’Este resta in Svizzera

29.05.19 - 13:13
Il Tribunale federale ha annullato la decisione dello scorso settembre che respingeva il ricorso della proprietaria, condannata in Italia per esportazione illegale di opere d’arte
Polizia cantonale
L’Isabella d’Este resta in Svizzera
Il Tribunale federale ha annullato la decisione dello scorso settembre che respingeva il ricorso della proprietaria, condannata in Italia per esportazione illegale di opere d’arte

BELLINZONA - Il quadro “Ritratto di Isabella d’Este” attribuito a Leonardo da Vinci e sequestrato nel febbraio del 2015 a Lugano resterà in Svizzera. Il Tribunale federale ha infatti annullato la decisione emanata il 4 settembre 2018 dalla Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale.

Il 5 febbraio 2015 l'Italia ha presentato alla Svizzera una domanda di assistenza giudiziaria, completata in seguito, chiedendo di dare seguito a due decreti di sequestro dell'opera. L'opera - un dipinto olio su tela (61 x 46.5 cm con una cornice in legno dorato) raffigurante il "Ritratto di Isabella d'Este", attribuito secondo la rogatoria a Leonardo da Vinci e comunque opera pittorica risalente ai primi decenni del XVI secolo - è stata sequestrata a Lugano il 9 febbraio 2015 e depositata in un luogo sicuro dalla Polizia cantonale.

Con sentenza del 23 dicembre 2016 la Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale aveva annullato la restituzione all'Italia del dipinto fondata su una decisione non ancora passata in giudicato. Il 5 aprile 2018 l’Italia ha poi chiesto di eseguirne la confisca. Il 30 maggio 2018 il Ministero pubblico del Cantone Ticino ne ha ordinato la consegna all'Italia.

La sentenza di settembre respingeva il ricorso della proprietaria, Emidia Cecchini, secondo cui il dipinto proviene da un’eredità di famiglia e si trova in Svizzera dal 1913. Le autorità italiane hanno condannato la donna per esportazione illegale di opere d’arte sotto il profilo della “doppia punibilità”.

In Svizzera l'esportazione sarebbe punibile unicamente qualora il dipinto fosse iscritto nell'Elenco federale. L'Elenco concerne i beni culturali di proprietà della Confederazione e, cumulativamente, d'importanza significativa per il patrimonio culturale. E l’Isabella d’Este non appartiene allo Stato.

Il requisito della “doppia punibilità “dev'essere esaminato trasponendolo nel diritto svizzero. E, «viste le specificità del caso in esame - scrive il Tribunale federale nella sentenza -, la condizione della doppia punibilità non è adempiuta, motivo per cui la rogatoria non può essere accolta e alla domanda di confisca non può essere dato seguito».

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