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AIROLOLavorare all'alpe? «Lassù è stato un incubo»

28.05.19 - 10:11
Un lavoratore edile italiano si è rivolto ai sindacati. L'Unione contadini avverte: «La montagna non fa per tutti»
KEYSTONE
Al lavoro in un alpeggio svizzero (foto d'archivio)
Al lavoro in un alpeggio svizzero (foto d'archivio)
Lavorare all'alpe? «Lassù è stato un incubo»
Un lavoratore edile italiano si è rivolto ai sindacati. L'Unione contadini avverte: «La montagna non fa per tutti»

AIROLO - Il giorno sotto il sole cocente. Le notti in un rustico senza elettricità né gas: «Per scaldarci dovevamo accendere un fuoco all'interno. Il fumo riempiva la stanza: per fortuna usciva dalle fessure alle pareti». Di recente quattro dipendenti italiani di una ditta edile - non di un'azienda agricola, ndr - si sono trovati a vivere «un'esperienza tragicomica» in un alpeggio sopra Airolo, dove dovevano ristrutturare alcuni rustici dismessi. Uno di loro si è rivolto ai sindacati raccontando condizioni di lavoro al limite. 

Condizioni estreme - A furia di lamentele «la ditta ha capito che non poteva più lasciarci lì» racconta il dipendente: «Abbiamo dormito in mezzo al fieno con indosso i vestiti di lavoro, nessun comfort, per settimane di fila». 

«Il settore agricolo è in regola» - Con l'arrivo dell'estate non sono pochi gli stagionali – una cinquantina l'anno quelli provenienti dall'estero, dati Sem – che si preparano a salire le montagne ticinesi. Non è una passeggiata, lo ammettono anche agricoltori e allevatori. Ma gli alpeggi «non sono una terra di nessuno» tiene a precisare il segretario dell'Unione contadini ticinesi, Sem Genini. «Al contrario le realtà produttive ad alta quota sono di regola molto esposte e visibili a tutti, anche per via dei turisti. Inoltre controlli specifici vengono effettuati puntualmente, e le regole e i contratti vengono rispettati».

I dati della Sem sui lavoratori agricoli stagionali, in Ticino

annopermessi stagionali (giugno-agosto)
201038
201248
201647
201846

«Difficile soluzione» - Eppure i problemi non mancano. E a lamentarsi sono spesso proprio i datori di lavoro. «Le condizioni di vita in montagna non sono adatte a tutti, è evidente. Capita che gli agricoltori vengano piantati in asso dai dipendenti che, magari a stagione inoltrata, capiscono che non fa per loro e scappano. È un problema che si ripresenta ciclicamente, di difficile soluzione».

«Immagine stereotipata» - Genini dà la colpa anche agli stereotipi di una vita bucolica in montagna, veicolati spesso dai mezzi di comunicazione. «C'è chi resiste bene in condizioni rustiche, chi vuole dormire addirittura all'aperto, e cerca proprio quello. Altri pensano sia un idillio e rimangono delusi, poiché lassù il lavoro è invece duro e intenso».

Corsi di "sopravvivenza" - Anche la formazione gioca un ruolo importante, per esempio al Centro Professionale del Verde di Mezzana chi è interessato può seguire un corso con diploma cantonale di Casaro d'alpe dove «gli studenti vengono preparati anche sullo stile di vita e non solo sul lavoro». La realtà è che certe cose, certi lavori, non sono molto cambiati, negli ultimi secoli. Gli aspiranti alpigiani sono avvisati.

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COMMENTI
 

GI 4 anni fa su tio
ma che te ne fai dell'elettricità e del gas di notte ????????

Giovanii 4 anni fa su tio
Chiamasi alpe ..

Bandito976 4 anni fa su tio
Per ristrutturare rustici bisogna essere coscienti e sapere cosa si sta facendo, oltre che ad essere anche faticoso. Ne so qualcosa, visto che ristrutturando uno. Non ha niente a che vedere con costruire una casa moderna, fatta di mattoni e polistirolo. Detto questo, gli operai come minimo avrebbero dovuto essere informati (che siano essi badini e non)

Pepperos 4 anni fa su tio
Se erano operai autoctoni! Interpellanza a Berna...

clay 4 anni fa su tio
che non sia da tutti lavorare i montagna è chiaro come il sole, ...poi ...rivolgersi ai sindacati mi sembra un po da snob...se ccetti il lavoro, e ti dicono che devi vivere a 2000 metri, se ti va bene ok...se no dici di no e accetti un altro lavoro, senza polemizzare su fronta o autoctoni, la montagna è la montagna e non tutti sono idonei

miba 4 anni fa su tio
Quello che fino a qualche anno fa faceva parte della normalità ora diventa polemica... Forza sindacati! Da ora in avanti tutti in un residence con piscina e spa!

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a miba
Prova a mettere su a lavorare un ticinese, non so se arrivava a 2 orette di lavoro.......rende meglio l'assistenza!

SSG 4 anni fa su tio
il tipo può sempre andare sugli Appennini a lavorare … Nel comune di L'Aquila penso che ci ancora tanto da fare...

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a SSG
....e al posto suo un ticinese motivato! sicuramente ehhhhh?!?!?!

pegi 4 anni fa su tio
Andsre a lavorare in montagna non vuol dire andare a fare il barbone in montagna. È da quando sono rsgazzo che vado in montagna e frequento la genteche ci vive. Dai vommenti che ho letto posso dedurre che chi ha scritto non conosce nemmeno il sentiero che porta ak praticello di casa. Commenti ignoranti ed irrispettosi. Andate a commentare il Grande Fratello....che è meglio!

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a pegi
Pienamente ragione!

bobà 4 anni fa su tio
C'è gente che fa sacrifici per riattare il rustico ed andarci tutti i weekend (senza elettricità, internet, acqua calda, WC, ...)

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a bobà
Che ragionamento! se è casa tua è diverso!
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