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LUGANOLo Stato alla caccia delle imposte non pagate dal direttore della Aston

24.05.19 - 20:53
Precetto e sequestro beni da parte di Cantone e Confederazione nei confronti di Camillo Costa che dopo il crac è stato nominato Ispettore Onorario per i Beni architettonici di Albenga
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Il palazzo dove aveva sede la Aston Bank
Il palazzo dove aveva sede la Aston Bank
Lo Stato alla caccia delle imposte non pagate dal direttore della Aston
Precetto e sequestro beni da parte di Cantone e Confederazione nei confronti di Camillo Costa che dopo il crac è stato nominato Ispettore Onorario per i Beni architettonici di Albenga

LUGANO - Sono passati quasi dieci anni dal crac della Aston Bank di via Maraini. Un buco di una ventina di milioni che ha lasciato con un pugno di mosche in mano uno stuolo di clienti italiani che avevano portato i loro soldi in Svizzera. Ma accanto alla voragine maggiore emergono altri buchi, di entità decisamente minore. Come, ad esempio, le imposte cantonali e federali non pagate dall’allora direttore sostituto della banca, Camillo Costa. Sul Foglio Ufficiale odierno è lo stesso creditore, il Canton Ticino e la Confederazione, a spiccare un precetto esecutivo nei confronti del finanziere nel frattempo tornato in Italia, ad Albenga, dopo la carcerazione preventiva alla Farera. Preventiva, dal momento che l’inchiesta penale, per via della sua complessità, è tuttora aperta. Ma questa è un’altra storia.

Il precetto odierno, sommato il lungo elenco di imposte non versate dal direttore, raggiunge la cifra di circa 137 mila franchi. In simultanea, poche pagine dopo, sempre il bollettino dello Stato dà conto del decreto di sequestro spiccato dal pretore Patrizia Zarro per il recupero dei crediti d’imposta. A quanto ammontino i beni sequestrati al Costa non è dato sapere.

Si sa invece, ed è un recente servizio de L’Espresso a rivelarlo, che il finanziere 55enne nella città ligure si è rifatto una vita. Da oltre tre anni, come scrive il settimanale italiano, Costa lavora per il Ministero dei Beni Culturali, come Ispettore Onorario per i Beni Architettonici per la città di Albenga. «Camillo Costa - ricorda il giornale - è il rampollo di una delle famiglie più in vista della città». I suoi genitori «hanno fatto moltissimo per preservare il patrimonio storico e culturale di Albenga». Un po’ meno esperto di patrimoni s’è dimostrato il figlio. Ma questo sarà la giustizia a stabilirlo.

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