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LUGANOQualcuno fermi i monopattini, a Lugano

22.05.19 - 06:06
In parte ci ha pensato già il mercato. Ma la Polizia comunale vuole dare una "regolata" ai nuovi veicoli elettrici
tipress
Qualcuno fermi i monopattini, a Lugano
In parte ci ha pensato già il mercato. Ma la Polizia comunale vuole dare una "regolata" ai nuovi veicoli elettrici

LUGANO - Segway, hoverboard, e-skateboard. Le diavolerie su due ruote che circolano sulla scia della mobilità sostenibile vanno più veloci della lingua italiana, e della legge. Monopattini elettrici, monocicli. A fronte di una vera e propria invasione, in alcune grandi città – Parigi, New York – sono scattati i primi giri di vite alla loro circolazione. In Ticino? Sembrava non essercene bisogno.

Il mercato arranca - A limitare la diffusione dei nuovi e-cicli nella Svizzera italiana ci ha pensato a lungo il territorio stesso: troppo poco pianeggiante, poco urbano. Motion Tool, azienda pioniera del settore, ha abbandonato alcuni anni fa la sua sede di Mendrisio per trasferirsi oltre Gottardo. «Il nostro obiettivo era creare un prodotto di massa e accessibile a tutti, a favore dell'ambiente, ma le condizioni non erano favorevoli» spiega l'ex direttore Raffaele Domeniconi. Anche Mediamarkt di recente ha ritirato i monopattini elettrici dalle filiali ticinesi, perché «non erano abbastanza richiesti» spiegano dalla filiale di Grancia. «Restano ordinabili online». 

Regole nuove - Eppure nelle città ticinesi gli appassionati della mobilità futuristica si stanno facendo notare. Anche perché non sempre rispettano le regole. Non sono sfuggiti alla polizia di Lugano, che ha iniziato a sensibilizzare questa nicchia di utenti. «Da un paio di mesi abbiamo ricevuto una base legale solida e moderna, che tiene conto di questi nuovi veicoli comparsi sulla scena» spiega il tenente Mauro Maggiulli. «Se vi erano delle zone grigie, ora sono state sanate».

Campagna in vista - Le infrazioni ricorrenti? Hoverboard in zone pedonali o su strada: «È vietato». Oppure monopattini che circolano sui marciapiedi «nonostante siano regolarmente omologati e immatricolati». Per ora la polizia comunale si è limitata «a degli ammonimenti e a fornire spiegazioni». In futuro però «sono previste delle azioni mirate in questo campo» avvisa l'ufficiale. 

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