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CANTONEMarina Masoni: «Imposta sugli utili giù al 6%. O sarà tutto più difficile»

21.05.19 - 17:02
La presidente di Ticinomoda rispolvera i suoi cavalli di battaglia e sulla Fashion Valley dice: «Non possiamo pensare di imporre l’immobilismo a chi ha scelto il nostro Paese»
Marina Masoni: «Imposta sugli utili giù al 6%. O sarà tutto più difficile»
La presidente di Ticinomoda rispolvera i suoi cavalli di battaglia e sulla Fashion Valley dice: «Non possiamo pensare di imporre l’immobilismo a chi ha scelto il nostro Paese»

Fashion Valley

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

LUGANO - È della moda rispolverare vecchie idee. Così, per ricucire gli attuali strappi che hanno investito la Fashion Valley dopo le pesanti partenze o ridimensionamenti di marchi importanti, ora a parlare è Marina Masoni. E lo ha fatto nella cornice del Lac, in occasione dell’assemblea annuale di Ticinomoda, di cui è presidente.

L'elogio dell'instabilità - Una relazione, la sua, tutta giocata sulla contrapposizione tra stabilità e dinamismo. «La moda - ha ricordato - è dinamismo per antonomasia. In tutti i sensi. Non solo in quello più immediato della creatività innovativa e dell’originalità». Dalla premessa è passata alla domanda, retorica: «Vogliamo che il Ticino colga le opportunità di crescita e benessere offerte da un’industria della moda dinamica, anche con i marchi internazionali più prestigiosi e conosciuti, oppure preferiamo rinunciarvi in nome di una illusoria stabilità economica che sarebbe data da non si sa bene quale alternativa?».  L’ex consigliera di Stato ha quindi continuato: «Si è ironizzato sulla visione che attribuisce al meta-settore della moda un ruolo di motore economico». Questo tipo di aziende, ha sottolineato, «non garantisce stabilità, è stata di fatto l’accusa. Certo che no: gli imprenditori della moda operano - come sappiamo - su un piano globale. Non abbiamo alcuna garanzia che chi ha scelto il Ticino come territorio di insediamento, sviluppo e di crescita, rinunci tutt’a un tratto a quel dinamismo imprenditoriale e a quella mobilità globale che lo hanno portato qui. Il rischio che opti per altri lidi c’è. Lo sappiamo».

Un taglio vintage - Dopo aver parlato dei criteri aziendali Marina Masoni ha quindi citato i fattori di condizionamento politico: «La campagna politica e mediatica lanciata contro la competitività fiscale svizzera è uno di tali fattori. C’è anche una buona dose di incoerenza da parte di chi lamenta queste partenze dal nostro territorio e tuttavia si oppone alle riforme fiscali che darebbero risposte  efficaci alle pressioni esterne e permetterebbero di mantenere qui quelle attività». E quindi la presidente di Ticinomoda ha fatto sfilare il suo vecchio cavallo di battaglia. È quella che ha definito «una scomoda verità» che molti non vogliono sentire: «Il riformismo fiscale è fermo al palo da troppi anni. Il pacchetto fiscale approvato in votazione popolare cantonale qualche tempo fa è stato un piccolo passo, necessario ma non sufficiente. Occorre - è qui Masoni ha tolto il velo alla richiesta - quanto prima avviare la riduzione dell’aliquota dell’imposta sugli utili delle persone giuridiche: l’obiettivo minimo è il 6%. Non dovessimo raggiungerlo, tutto sarebbe più difficile e complicato. Ne va degli interessi dell'intera nostra comunità». Lasciando intendere che anche un taglio più corto, non sarebbe sgradito. Questa la linea per la moda politica estate-inverno firmata MM.

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COMMENTI
 

nordico 4 anni fa su tio
Oggi le ditte, specie quelle grosse, sono poco legate al territorio e sono pronte a far le valige quando le condizioni non convengono più loro. E ci sono altri posti pronti a fare carte false per potersele accaparrare. E se noi dormiamo quando qualcuno ci sveglierà sarà troppo tardi.

bobà 4 anni fa su tio
Intervento sicuramente disinteressato, da quella che diceva che i ticinesi dovranno fare dei sacrifici metre lei aveva i soldi negli altri cantoni. Questa gente più ne ha più ne vuole avere a scapito della gente normale. VERGOGNA

pillola rossa 4 anni fa su tio
Coerenze del Ticino feudale

Ben8 4 anni fa su tio
Brava Masoni!

marco17 4 anni fa su tio
Fashion di tolla, altro che fashion valley! I signori della moda sono stati sbugiardati dal fisco italiano e ora il giochetto orchestrato da Masoni e soci è finito. Lo scandalo Argo in confronto è niente. Il vero scandalo è quello truffaldino di queste società del lusso.

francox 4 anni fa su tio
Fondazione villalta. Cose come queste risollevano la sorte del paese.

Joseph 4 anni fa su tio
Che bella uscita! Con le chiappe al caldo non è pensabile di scaldare quelle che sono sedute sul freddo. Complimenti, le sue uscite sono in sintonia con le nostre aspettative: salario equo, pensione al momento giusto, fiscalità non penalizzante per favorire il lusso del "fondo tinta" dei "tanga" su misura e forse la maschera per nascondere le rughe. Ha già fatto di tutto e di più a favore del popolo ticinese: eviti pertanto di rompere di nuovo il bacino che madre natura ci ha regalato per la procreazione!

roma 4 anni fa su tio
...Villalta con...amore

lügan81 4 anni fa su tio
Tá ga se ammò?

patrick28 4 anni fa su tio
Si va bene 6. Però salario minimo 3’500 per tutti. E molti controlli.

Mirketto 4 anni fa su tio
Fra un pò se andiamo avanti così se ne andranno anche le persone(cittadini) e non solo le aziende!!!

sedelin 4 anni fa su tio
vanno diminuite le aliquote per il ceto medio-basso e aumentate quelle del ceto alto. la gente ha bisogno di avere un potere d'acquisto per spendere in cibo e cassa malati, non per acquistare capi di alta moda.
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