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CANTONEPomeriggio "volontario" all’asilo per i bimbi di 4 anni

15.05.19 - 06:00
Lo chiede una lettera aperta dell’ARIPE indirizzata alla Commissione formazione e cultura del Gran Consiglio. E annuncia una raccolta firme «affinché sia eventualmente il popolo a doversi esprimere»
TiPress - foto d'archivio
Pomeriggio "volontario" all’asilo per i bimbi di 4 anni
Lo chiede una lettera aperta dell’ARIPE indirizzata alla Commissione formazione e cultura del Gran Consiglio. E annuncia una raccolta firme «affinché sia eventualmente il popolo a doversi esprimere»

BELLINZONA - «Per un bambino di 4 o 5 anni che deve stare obbligatoriamente lontano dagli affetti familiari per almeno 7 ore giornaliere consecutive, per quattro giorni alla settimana, le giornate sono interminabili e il tempo di qualità sottrattogli non gli verrà mai più ritornato». È questa la premessa alla base della lettera aperta indirizzata alla Commissione formazione e cultura del Gran Consiglio dall’associazione per il rispetto di un’infanzia pedagogicamente equa (ARIPE).

L’ARIPE coglie l’occasione della giornata internazionale della famiglia per (ri)sollevare una questione che sta a cuore ai genitori (o perlomeno ad alcuni).

Il 2 maggio il gruppo UDC (primo firmatario Sergio Morisoli) ha presentato un’iniziativa parlamentare elaborata che chiede la modifica della Legge della scuola affinché i genitori possano scegliere se lasciare o meno i propri figli a mangiare alla mensa dell’asilo. «Autonomia a favore delle famiglie» viene chiesta anche dal PPD con l’interpellanza del 12 febbraio: «Una direttiva del DECS prevede che anche gli allievi di quattro anni devono passare al tempo pieno al più tardi entro la fine di ottobre - scrivono Nadia Ghisolfi, Luca Pagani e Claudio Franscella -. Se da un lato è importante che il Cantone garantisca la possibilità di frequenza completa a favore delle famiglie che la richiedono, appare altrettanto importante lasciare loro almeno nel primo anno una sufficiente libertà di scelta in merito alle modalità di frequenza».

L’ARPI scrive ora al Parlamento «auspicando una modifica della legge già a decorrere dal prossimo anno scolastico 2019/2020». E - per tramite del suo presidente Enrico Ferrari - annuncia una raccolta firme «affinché sia eventualmente il popolo a doversi esprimere».

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COMMENTI
 

87 4 anni fa su tio
Secondo me è giusta la mensa che sia facoltativa, a privilegio di chi non può occuparsi dei propri figli.¶ NON è corretto però imporre la mensa anche a chi ha la possibilità di pranzare con i figli.¶ È comunque un momento di pausa, che non dovrebbe essere vissuto obbligatoriamente in una sede scolastica fino ai 5 anni d'età.¶ È un piccolo trauma per certi bambini. È una cosa anche stupida il fatto che poi alle Elementari questo obbligo non c'è più.¶ Togliamo i bambini piccoli e fragili dalle famiglie. ¶ Sembra che vogliano omologare le persone fin da piccoli. La Scuola/Stato si impone nella vita delle persone fin da subito, ma poi se qualcosa va male "Ah, ma è colpa dei genitori che sono poco presenti.".

sedelin 4 anni fa su tio
hanno ragione! i bambini piccoli, se i genitori hanno la possibilità, hanno bisogno di stare più a lungo con mamma e/o papà. PURTROPPO il canton ticino ha aderito al funesto harmos per seguire l'onda di una pseudo-pedagogia a sfavore dell'infanzia; adesso la legittima richiesta dei deputati sarà difficile da esaudire :-(

blu 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
HarmoS definisce esclusivamente l'obbligo di scolarizzazione a partire dai 4 anni … l'imposizione della refezione ed il pomeriggio nel primo anno dell'obbligo è una prerogativa esclusivamente ticinese non presente in nessun altro cantone svizzero (compresi gli altri 14 cantoni aderenti ad HarmoS) ed in nessuna nazione europea; dove l'obbligo di scolarizzazione decorre solamente dai 6 / 7 anni !!!

Equalizer 4 anni fa su tio
Però lasciare i bambini di 2 - 3 anni alle sette del mattino al nido per andare a lavorare altrimenti niente seconda macchina o nuovo smartphone ogni 6 mesi o vacanze da sboroni, quello si va bene.

blu 4 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
chi vuole poter regalare ai propri figli il "tempo di qualità" richiesto all'Associazione in questione, non sono di certo i genitori da lei descritti qui sopra !!! per contro, ci sono purtroppo famiglie che per "tirare la fine del mese" devono poter beneficiare delle opportunità date dai nidi e dalla scuola dell'infanzia … che rimarrà invariata, se non con qualche bambino in meno da gestire in mensa e nel riposino pomeridiano
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