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CANTONE«Ci sono momenti in cui si comprende la fragilità della vita»

23.05.19 - 06:07
In vista della giornata della buona azione del prossimo 25 maggio, il ventenne Richard Benaglia ci racconta la sua esperienza come pompiere volontario
Foto Davide Giordano
«Ci sono momenti in cui si comprende la fragilità della vita»
In vista della giornata della buona azione del prossimo 25 maggio, il ventenne Richard Benaglia ci racconta la sua esperienza come pompiere volontario

LUGANO - «Quando si è chiamati a intervenire per un grave incidente della circolazione, ci si rende conto di quanto sia fragile la propria vita, di quanto sia facile perderla». Non mancano di certo i momenti difficili nell’esperienza del ventenne Richard Benaglia di Cureglia: è apprendista meccanico, ma da tre anni è anche volontario per il Corpo civici pompieri di Lugano. «Lo faccio per poter aiutare il prossimo, per rendermi utile alla comunità» ci racconta.

Una tradizione di famiglia - Ma la sua decisione di mettersi a disposizione degli altri in qualità di pompiere è anche una questione di famiglia. «Si tratta di una passione che mi è stata trasmessa da mio padre e da mio nonno, anche loro volontari. Insomma, si tratta di una sorta di tradizione di famiglia».

Flessibilità e sacrifici - Ora la sua vita si divide quindi tra la sua attività professionale in officina e gli interventi con i pompieri, in particolare per incendi e incidenti. «Bisogna essere disponibili almeno una o due volte al mese, e ogni due mesi si ha una settimana di picchetto». Una settimana in cui il ventenne deve essere pronto ad entrare in azione in qualsiasi momento. «Serve molta flessibilità, perché può capitare di dover stare fuori tutta la notte».

Su questo fronte, Richard ricorda in particolare un intervento dello scorso autunno, quando in Ticino imperversava il maltempo con allagamenti e alberi caduti. «Alle otto di sera sono stato chiamato in caserma - ci racconta - sono stato impegnato fino alle 3.30 di notte». Poi il rientro a casa e soltanto poche ore dopo il ritorno all’attività professionale, alla vita di tutti i giorni. «Certo, è faticoso - ammette il ventenne - ma è importante fare dei sacrifici».

Uno dei momenti più difficili è stato, per lui, il primo intervento sul luogo di un grave incidente della circolazione. Un’incidente in cui i protagonisti si erano tutti salvati. «Ma si tratta comunque di un’esperienza che ti tocca e che ti fa riflettere».

«Ne vale la pena» - In ogni caso, Richard non si pente mai della sua scelta: «Fare il pompiere volontario? Ne vale la pena!» Anche se significa dover fare delle rinunce. «Il tempo lo si trova. E quando necessario chiedo dei giorni liberi al lavoro, sacrificando quindi delle vacanze». Perché per lui si tratta di un’attività «impagabile».

Questo articolo è stato realizzato in vista della Giornata della buona azione. Più informazioni in merito si trovano qui.

Insieme a partner come la Croce Rossa Svizzera e il WWF, Coop lancia la “Giornata della buona azione”. Un appuntamento con cui si vogliono incoraggiare le persone di tutta la Svizzera a fare del bene.

La giornata si terrà per la prima volta il 25 maggio 2019. E anche tu puoi partecipare! Condividi le tue buone azioni sui social media con l’hashtag #GiornataDellaBuonaAzione e sarai fonte d’ispirazione per gli altri!

Tutti i contenuti condivisi e altre informazioni sulla Giornata della buona azione si trovano qui.

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COMMENTI
 

pillola rossa 4 anni fa su tio
L'empatia sta la base della nostra società, che può progredire grazie a persone come Richard. Grazie!

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
Per fortuna qualcuno esiste ancora ;-)
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