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CANTONERifugiato condannato, giusta revoca dello status

10.05.19 - 16:17
Il Tribunale amministrativo federale ha respinto il ricorso presentato da un cittadino kosovaro. La decisione finale sul suo soggiorno spetta però alle autorità cantonali
Tipress (archivio)
Il cambiamento della situazione in Kosovo può giustificare la revoca dello status di rifugiato accordato negli anni '90 secondo il TAF.
Il cambiamento della situazione in Kosovo può giustificare la revoca dello status di rifugiato accordato negli anni '90 secondo il TAF.
Rifugiato condannato, giusta revoca dello status
Il Tribunale amministrativo federale ha respinto il ricorso presentato da un cittadino kosovaro. La decisione finale sul suo soggiorno spetta però alle autorità cantonali

SAN GALLO / BELLINZONA - Il cambiamento della situazione in Kosovo può giustificare la revoca dello status di rifugiato accordato negli anni '90 a un uomo originario di questa regione, già condannato in Ticino per reati comuni. Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha respinto il suo ricorso.

Nel giugno 2015 la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) aveva revocato al kosovaro lo status di rifugiato e quindi l'asilo in Svizzera, di cui beneficiava dal 1992. L'autorità federale aveva giustificato il provvedimento affermando che le circostanze che avevano portato alla concessione di questo status erano cambiate.

Non deponeva inoltre in suo favore il fatto di essere stato condannato a due riprese in Ticino: una prima volta a una pena pecuniaria nel maggio 2013 con un decreto d'accusa per aggressione, una seconda nell'aprile 2014 a due anni e sei mesi di carcere parzialmente sospesi per tentata estorsione e altri reati.

Chiamato a pronunciarsi sulla questione il TAF si è in primo luogo posto la domanda se il ricorrente, che aveva presentato richiesta d'asilo in Svizzera nel 1990 come cittadino dell'allora Iugoslavia - uno Stato formalmente scomparso nel 2003 di cui il Kosovo era una provincia autonoma - potesse rivendicare la nazionalità kosovara. Il tribunale ha constatato che i membri della diaspora di questa regione balcanica residenti all'estero possono ottenere tale cittadinanza, a condizione che provino di essere nati sul territorio dell'attuale Repubblica del Kosovo. A questo scopo sono sufficienti un certificato di nascita e un documento di identità dell'ex Repubblica federale di Iugoslavia.

Nel caso concreto, l'interessato può ottenere la nazionalità kosovara con una semplice formalità e, diventando cittadino del Kosovo, può prevalersi della protezione di questo Stato, ritiene il TAF nella sentenza pubblicata oggi. Secondo i giudici federali di San Gallo, la protezione sussidiaria accordata dalla Svizzera in virtù della convenzione relativa allo status di rifugiato non ha dunque più ragione di essere.

In una sentenza del 2015, il TAF aveva già constatato che la situazione in Kosovo era radicalmente cambiata per le persone di etnia albanese. Questa valutazione è tuttora attuale, afferma il tribunale, la cui sentenza è definitiva.

La decisione del TAF non ha tuttavia un effetto diretto sul soggiorno in Svizzera dell'interessato. La revoca del permesso è infatti competenza delle autorità cantonali.

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