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CANTONEMalati di Wish: così rischiate guai grossi

02.05.19 - 09:01
Oggetti come la penna che filma e il coltello a serramanico in Svizzera sono tabù. Cosa succede a chi li compra? Il caso di una 17enne grigionese fa scuola. L’esperto e l’avvocato a confronto
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Malati di Wish: così rischiate guai grossi
Oggetti come la penna che filma e il coltello a serramanico in Svizzera sono tabù. Cosa succede a chi li compra? Il caso di una 17enne grigionese fa scuola. L’esperto e l’avvocato a confronto

BELLINZONA – Penne che filmano, imitazioni di armi, monete svizzere simili alle originali. Tutto in vendita alla luce del sole su siti gettonatissimi come Ali Express e Wish. Prodotti come questi, però, non sono vendibili in Svizzera. Lo dice la legge. E lo dimostra la disavventura capitata di recente a una 17enne grigionese, finita in tribunale, dopo avere acquistato sul web un coltello a serramanico. Credeva potesse essere considerato come semplice coltello da campeggio. «La maggior parte dei consumatori – evidenzia Thomas Carta, specialista in comunicazione e formatore nel ramo della sicurezza – pensa che “se me lo spediscono in Svizzera, significa che si può
comprare”. Purtroppo non sempre è così. Anzi».

Tra manganelli e taser – Il trend è in rapida ascesa. Solo nel 2018 le autorità doganali elvetiche hanno intercettato ben 8.251 pacchi illegali. Il doppio rispetto agli anni precedenti. Gli oggetti più “in voga”? Manganelli telescopici e taser, oltre che coltelli di vario genere. La giovane grigionese in questione sta vivendo ore di angoscia. Non sa quale sarà la sanzione che le spetterà, dopo che il controllo doganale di Kloten, attraverso i raggi X, ha identificato una lama di 10 centimetri illegale su suolo elvetico.

Prezzi stracciati – Eppure, queste sono le piattaforme del momento. Anche perché vendono la merce a prezzo stracciato (sollevando non pochi dubbi sulle condizioni di lavoro degli operai che vi stanno dietro). La facilità d’acquisto è straordinaria. Basta un click, anche mentre si poltrisce sul divano. E il gioco è fatto. Anche per acquistare un oggetto “proibito”. «A tali siti – precisa Carta – non si possono addossare particolari colpe. Perché ogni Paese ha le sue regole. E il consumatore dovrebbe sempre informarsi su quali siano».

Leggi più rigide – Il fenomeno indica come i tempi siano cambiati. E come su alcuni dettagli le norme rossocrociate siano diventate più restrittive. «Prendiamo, ad esempio, la classica imitazione della pistola – fa notare Carta –. Fino a poche decine di anni fa era in commercio anche da noi. Ora non più. La legislazione è diventata più rigida».

Rapine con pistole finte – Comprensibilmente visto che, nel corso degli ultimi anni, si sono diffuse le rapine con armi finte. L’ultima in Ticino si è verificata lo scorso 6 aprile presso un distributore di benzina di Novazzano. «Anche per evitare situazioni analoghe – riprende Carta –, si è deciso di assoggettare alla Legge federale sulle armi le imitazioni che sono confondibili, a prima vista, con le armi da fuoco vere».

Tre svizzeri su quattro acquistano su internet – Secondo un recente sondaggio dell’Ufficio federale di statistica, il 75% degli svizzeri fa acquisti in rete. E compra di tutto. Dai vestiti alle vacanze. Passando da cianfrusaglie di vario tipo. Tre svizzeri su quattro nel 2017 hanno fatto almeno un acquisto sul web. Sette anni prima la proporzione era limitata a un cittadino su due.
 
Il problema non sta nell’acquisto in sé – «Occorre fare sempre più attenzione a quello che si ordina – ammette Didier Lelais, avvocato –. Il fatto che l’ordine sia fatto via internet e il recapito avvenga per posta non fa stato. È come se si andasse fisicamente a prendere merce illegale per la Svizzera in un determinato Paese per poi portarla qua. La sostanza non cambia. Non è tanto l’acquisto a essere “vietato”. Quanto l’importazione o la detenzione in Svizzera dell’oggetto non autorizzato dalla nostra legislazione».

Rischio di sfociare nel penale – Spesso, soprattutto i giovani e gli anziani, non ne sono consapevoli. «In alcune circostanze – riprende Lelais –, come ad esempio per quanto riguarda gli acquisti di armi finte, si può sfociare anche nell’ambito penale. E le sanzioni possono variare. Nel caso in cui a compiere l’acquisto sia un minorenne, la responsabilità può ricadere automaticamente sul genitore».

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COMMENTI
 

Fufabi 4 anni fa su tio
Ricordo ancora poco meno di 10 anni fa quando vinsi una penna che filma... Indovinate da chi? Si proprio da Tio ;)

Lore62 4 anni fa su tio
Hihi...lama da 10 cm proibita, poi puoi comprare (in Svizzera) set da cucina con lame super affilate da 30 cm !! Ridicolo il legislatore bigotto che vorrebbe una popolazione succube e assistita in ogni azione...

curzio 4 anni fa su tio
Spero che non intervenga "miba" a contraddire l'avvocato e accusarlo di non conoscere il Codice delle obbligazioni! :-D

Equalizer 4 anni fa su tio
In tutta Europa si vendono le softair, anche nei chioschi, solo qui in Svizzera c'è che ha deciso per tutti di negare anche i giocattoli. E quella della rapina è una scusa perché chi fa una rapina con un'arma finta sa già che in questo paese di frustrati nessuno ha un'arma sul posto di lavoro e quindi può andare tranquillo.

Frankeat 4 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Per fortuna che vietano le softair e per fortuna che siamo un paese dove i negozianti non hanno una pistola a portata di mano. Anzi sarebbe bello vivere in un paese dove neanche la polizia necessita di avere una pistola. Inoltre non ho capito perché ci definisci un paese di frustrati. Non vedo il nesso con le armi.

Pepperos 4 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Concordo pienamente

Equalizer 4 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Perché in questo paese il popolo continua a subire restrizioni di ogni genere sulla libertà personale. Senza voler far troppo il polemico, lo Stato (confederazione e cantoni) sono passati dalle funzioni di stato alle funzioni di tutore del popolo, e quello che più mi fa rabbia è che i rappresentanti ce li abbiamo mandati noi e poi ci si sono rivoltati contro per interessi personali o di lobby.

Thor61 4 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Come non dare ragione a Equalizer, ormai non si può più giocare a guardie e ladri che mettono in galera i bambini! Per le armi giocatolo perchè VENDERLE se poi non ci puoi giocare fuori casa! Si esagera SENZA motivi reali! Eppure lo stato avrebbe MOLTE cose da aggiustare col FAVORE della popolazione e, invece continua la vessazione verso i cittadini restringendo sempre più la propria libertà nel rapporto con lo stato, che per inciso fino a pochi anni fa ERA il caposaldo tra le due parti, oggi se chiedi a chiunque ritiene lo stato una cosa astratta e con funzioni di soggiogare e sanzionare.

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Islanda, nazione senza esercito e la polizia non è armata........350 mila abitanti su un'isola!
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