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In corteo verso lo sciopero

LOCARNOIn corteo verso lo sciopero

01.05.19 - 14:15
Migliaia di persone in Piazza Grande per una festa dei lavoratori che lancia la giornata del 14 giugno
Tipress
Il corteo è partito questa mattina dalla stazione.
Il corteo è partito questa mattina dalla stazione.
In corteo verso lo sciopero
Migliaia di persone in Piazza Grande per una festa dei lavoratori che lancia la giornata del 14 giugno

LOCARNO - Il calendario segna il primo maggio ma la testa è già rivolta al prossimo 14 giugno per migliaia di persone scese in strada oggi a Locarno in occasione del corteo organizzato per la festa dei lavoratori.

Partita dalla stazione FFS questa mattina, la manifestazione è culminata in Piazza Grande all’insegna delle tre grandi rivendicazioni che lo sciopero delle donne intende portare in dote il mese prossimo: più rispetto, più salario, più tempo.

Una sciopero che ha tante motivazioni, ha sottolineato dal palco di Piazza Grande Eleonora Failla (militante di Unia) davanti alle circa 3000 persone di ogni generazione. «Innanzitutto scioperiamo per la parità salariale», ha esordito Eleonora Failla qualificando come «furto miliardario ai danni dell’intera società» quel 20 per cento in meno che percepiscono le donne per fare lo stesso identico lavoro degli uomini. Anzi, facendone di più - viene sottolineato in un comunicato dell'USS - tenuto conto dei 9,2 miliardi di ore di lavoro gratuito prestato dalle donne in Svizzera. Di qui la seconda rivendicazione: il riconoscimento di questo lavoro.

Ma con lo sciopero del 14 giugno si vuole anche combattere ogni forma di violenza e di molestia, un questione sollevata durante il corte da Pepita Vera Conforti, copresidente del Coordinamento donne della sinistra, la quale ha denunciato come in Ticino secondo i dati almeno due donne su dieci subiscano toccamenti e commenti a sfondo sessuale indesiderati ed ha rivolto un significativo appello agli uomini: «Voi avete un ruolo per fermare le molestie: Non basta più non essere molestatori, bisogna agire e non accettare i comportamenti molesti di colleghi o superiori. Ascoltate la sofferenza di chi ha subito e capirete che nessuna persona lo merita», ha affermato.

E poi ci sono questioni come la tutela della materinità, la conciliabilità tra lavoro e vita famigliare, la presenza femminile nei posti che contano e, più in generale, «il rispetto»: «Ancora troppo spesso le donne vengono sminuite, derise, colpevolizzate, messa da parte in questa società misogina e fortemente patriarcale, è ora di cambiare rotta e modo di fare e di pensare», ha concluso Eleonora Failla, dando alla folla appuntamento al prossimo 14 giugno. 

Oltre 50 manifestazioni - Oltre a quella sulle rive del Verbano, sono in tutto più di 50 le manifestazioni organizzate oggi dall’Unione sindacale svizzera ai quattro angoli del Paese.

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