In occasione della giornata contro il rumore, il DT pone la lente sulla problematica dell'inquinamento fonico provocato dal traffico stradale
BELLINZONA - Una società come la nostra, caratterizzata da una mobilità in costante crescita, non può che essere confrontata con la problematica del rumore. E non sorprende quindi che sia proprio il traffico stradale ad essere la principale fonte del cosiddetto “inquinamento fonico”.
In Ticino, un abitante su quattro risulta esposto ad immissioni foniche superiori ai valori limite definiti dall’Ordinanza federale sull’inquinamento fonico (OIF), riferisce oggi il Dipartimento del territorio in occasione della giornata contro il rumore.
Milioni per il risanamento fonico - Dall’entrata in vigore dell’OIF, la Confederazione e i Cantoni hanno stanziato circa 6 miliardi di franchi per realizzare misure di prevenzione. Investimenti importanti che, secondo l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), hanno permesso di proteggere circa 160'000 persone dall'eccessivo rumore della strada.
Nel mese di luglio del 2016 il Consiglio di Stato ha licenziato il messaggio riguardante la richiesta, formulata dal DT, di un credito quadro netto di 11 milioni di franchi e l'autorizzazione alla spesa di 15 milioni di franchi per l'esecuzione degli interventi di risanamento fonico delle strade cantonali (periodo 2016-2019).
Una «fotografia acustica» - Lo strumento utilizzato per individuare e assegnare le priorità di intervento in tal senso è il catasto del rumore stradale, una vera e propria «fotografia acustica» del nostro cantone sulla base del quale sono stati elaborati e pubblicati i progetti di risanamento fonico prioritari.