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LUGANOIl ristoratore luganese: «Hanno cercato di truffarmi»

23.04.19 - 17:42
È sbarcato anche in Ticino il tentato raggiro nei confronti degli esercizi pubblici: una mail con pesanti lamentele sul cibo da parte di un falso cliente
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Il ristoratore luganese: «Hanno cercato di truffarmi»
È sbarcato anche in Ticino il tentato raggiro nei confronti degli esercizi pubblici: una mail con pesanti lamentele sul cibo da parte di un falso cliente

LUGANO - «Mia sorella è finita all’ospedale dopo aver mangiato nel vostro ristorante: le analisi mediche hanno evidenziato la presenza del batterio E. coli. Vi denunceremo». La tentata truffa ai danni di alcuni ristoranti d’oltre San Gottardo (vedi articolo correlato) è sbarcata anche in Ticino. Si tratta infatti della mail di un falso cliente che in questo modo spera di ottenere un rimborso. Ce ne parla Pierluigi Olgiati, titolare del Grotto Morchino di Pazzallo, che è stato contattato proprio la scorsa settimana. E che ha subito sentito puzza di bruciato.

Nella mail - scritta in tedesco - l’esercizio pubblico luganese veniva accusato di non rispettare le norme igieniche. «Sono molto sicuro del rispetto di tali norme da parte del nostro personale» afferma Olgiati, sottolineando inoltre che a causa dell’offerta ristretta altre persone avrebbero dovuto consumare le medesime pietanze. «Ma non abbiamo ricevuto altre segnalazioni».

Il titolare ha comunque risposto al falso cliente, scusandosi dell’accaduto. E chiedendo ulteriori informazioni, tra cui un rapporto medico che certifichi l’accaduto. Ma nessuno si è più fatto vivo.

Secondo Olgiati non c’è dubbio: anche in questo caso si trattava di un tentato raggiro. «E se davvero un avventore fosse stato male a causa del nostro cibo, sarebbe stato direttamente l'ospedale a informare le autorità per dei controlli. E avremmo avuto immediatamente un’ispezione».

La vicenda è stata segnalata a GastroTicino. «Ma ci tengo che la questione venga resa pubblica in modo da mettere in guardia tutti gli esercenti» conclude Olgiati.

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COMMENTI
 

centauro 4 anni fa su tio
Circa 20 anni mi trovavo con altre 2 persone in una pizzeria nei pressi di Friburgo, 3 pizze differenti tra loro, ricordo che avevo scelto quella al prosciutto, a fine pasto puntuale come un orologio un violento attacco di diarrea mi ha fatto correre al gabinetto e la cosa si è ripetuta 2 volte, tornato a casa ho passato la notte con le allucinazioni, al mattino stavo meglio. Assolutamente non ho mai pensato di avanzare un eventuale reclamo per quanto accaduto, eravamo in 3 e solo io sono stato male!

TI.CH 4 anni fa su tio
Per certe categorie di personaggi se venissero presi: non bisogna mandarli in galera perché così facendo costano alla comunità. Bisogna invece mandarli del deserto del Sahara a palare sabbia dalle dune, di giorno con mantello e vesti ti caldi berretto di pelliccia di notte in costume da bagno a eliminarli ci penserà la natura.

Evry 4 anni fa su tio
Risposta a TI.CH
Veramente, serve una giustizia molto più severa in tutti i campi, stiamo calando le braghe a 360gradi

Bleniese 4 anni fa su tio
Se rintracciati, questi truffatori dovrebbero essere denunciati e condannati, ma non a pagare multe o a un pò di carcere, bensì obbligati ad ingerire il batterio da loro indicato. Forse dopo alcune ore passate sul water la smetteranno di rovinare la reputazione di chi lavora onestamente e che con tanta passione porta avanti il buon nome della ristorazione.
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