È sbarcato anche in Ticino il tentato raggiro nei confronti degli esercizi pubblici: una mail con pesanti lamentele sul cibo da parte di un falso cliente
LUGANO - «Mia sorella è finita all’ospedale dopo aver mangiato nel vostro ristorante: le analisi mediche hanno evidenziato la presenza del batterio E. coli. Vi denunceremo». La tentata truffa ai danni di alcuni ristoranti d’oltre San Gottardo (vedi articolo correlato) è sbarcata anche in Ticino. Si tratta infatti della mail di un falso cliente che in questo modo spera di ottenere un rimborso. Ce ne parla Pierluigi Olgiati, titolare del Grotto Morchino di Pazzallo, che è stato contattato proprio la scorsa settimana. E che ha subito sentito puzza di bruciato.
Nella mail - scritta in tedesco - l’esercizio pubblico luganese veniva accusato di non rispettare le norme igieniche. «Sono molto sicuro del rispetto di tali norme da parte del nostro personale» afferma Olgiati, sottolineando inoltre che a causa dell’offerta ristretta altre persone avrebbero dovuto consumare le medesime pietanze. «Ma non abbiamo ricevuto altre segnalazioni».
Il titolare ha comunque risposto al falso cliente, scusandosi dell’accaduto. E chiedendo ulteriori informazioni, tra cui un rapporto medico che certifichi l’accaduto. Ma nessuno si è più fatto vivo.
Secondo Olgiati non c’è dubbio: anche in questo caso si trattava di un tentato raggiro. «E se davvero un avventore fosse stato male a causa del nostro cibo, sarebbe stato direttamente l'ospedale a informare le autorità per dei controlli. E avremmo avuto immediatamente un’ispezione».
La vicenda è stata segnalata a GastroTicino. «Ma ci tengo che la questione venga resa pubblica in modo da mettere in guardia tutti gli esercenti» conclude Olgiati.