I giovani che si tolgono la vita sono un problema. Ma anche le morti assistite «last minute». I dati della Polizia e di Exit
BELLINZONA - Non sono molti. Ma anche un solo caso è di troppo. L'anno scorso la polizia ticinese ha dovuto registrare il suicidio di un minorenne, e inserirlo nella statistica più triste. In tutto, cinque persone sotto i 34 anni si sono tolte la vita in modo nel 2018. Negli ultimi cinque anni il numero sale a 26 (tra cui tre minori).
Dopo il trauma - Dietro ogni cifra, uno strascico di dolore e lavoro. «Non è facile alleviare la sofferenza di un genitore che perde un figlio o una figlia in questo modo» spiega Massimo Binsacca del Care Team Ticino: il servizio del Dss interviene a supporto delle vittime di eventi traumatici, e «finora ha seguito circa un quarto dei casi di suicidio» ossia 45 dal 2015, anno della sua costituzione. «A prescindere dall'età, per chi rimane è difficile capire il perché di queste scelte tragiche» continua Binsacca. «Con i nostri colloqui cerchiamo di dare un senso a quanto accaduto. Ma non sempre è possibile».
I dati della polizia:
età | suicidi dal 2014 |
under 18 | 3 |
18-24 anni | 8 |
25-34 anni | 17 |
35-54 | 68 |
Il trend nazionale - L'età sempre più bassa delle vittime è un trend nazionale. Gli under 14 ricoverati in Svizzera a seguito di suicidi tentati o riusciti sono raddoppiati in cinque anni (tio/20minuti ha pubblicato i dati settimana scorsa).
L'allerta in Ticino - Nella Svizzera italiana Pro Juventute aveva lanciato tempo fa una campagna di prevenzione, e un messaggio chiaro: «I nostri ragazzi sono troppo stressati, vanno seguiti» aveva dichiarato a tio/20minuti il direttore Ilario Lodi. In Ticino intanto i numeri del problema sono rimasti contenuti: in totale i gesti estremi sono passati da 44 a 32, secondo la Polizia cantonale.
Totale in cinque anni: 191 suicidi in Ticino
anno | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 |
totale | 44 | 41 | 38 | 36 | 32 |
I dati per distretto
distretto | casi dal 2014 |
Bellinzona | 23 |
Blenio | 7 |
Leventina | 10 |
Locarno | 62 |
Lugano | 59 |
Mendrisio | 22 |
Riviera | 4 |
Vallemaggia | 4 |
La "dolce morte" - A questi si aggiungono le morti assistite. Una ventina all'anno quelle seguite da Exit: «Tendono ad aumentare assieme al numero degli iscritti, ma si tratta per la quasi totalità di persone anziane e malate» precisa il portavoce ticinese Ernesto Streit. «Sempre più spesso le richieste d'iscrizione ci arrivano all'ultimo momento, pochi giorni o settimane prima del decesso, tipicamente causato da una malattia terminale. Forse perché la gente pensa sempre più tardi alla morte».
I numeri di Exit Ticino
anno | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 |
n. casi | 17 | 21 | 18 | 12 | 19 |
Senza certificato - I giovani? «Da noi si associano per lo più quelli che lavorano a contatto con gli anziani in ambito socio-sanitario, sensibili al tema in prospettiva. Sono pochissimi. Altri invece ci contattano perché decisi a farla finita». Ma le regole sono chiare: Exit si attiva solo in presenza di un certificato di capacità d'intendere e volere rilasciato da un medico. «Ai giovani depressi – precisa Streit – gli psichiatri non lo concedono quasi mai. Si cerca, molto spesso con successo, di trovare delle lternative». Ma ai più disperati purtroppo rimane sempre il “fai-da-te”.