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LUGANOAl sondaggio sulla sicurezza «hanno risposto in tanti»

12.04.19 - 10:57
La Città di Lugano e la Polizia ringrazia la popolazione «per il prezioso contributo». Il tasso di risposta è stato del 53.5% su un totale di 14'717 cittadini. I risultati sono attesi in autunno
Città di Lugano
Al sondaggio sulla sicurezza «hanno risposto in tanti»
La Città di Lugano e la Polizia ringrazia la popolazione «per il prezioso contributo». Il tasso di risposta è stato del 53.5% su un totale di 14'717 cittadini. I risultati sono attesi in autunno

LUGANO - «Ringraziamo i cittadini per i loro prezioso contributo nell'ambito del sondaggio LOSAI». Con queste parole la Città di Lugano e la Polizia comunale annunciano la fine della raccolta dati e l'inzio della fase d'analisi. 

Il tasso di risposta si attesta al 53.5% su un totale di 14'717 cittadini di Lugano dai 16 anni in su, estratti in modo casuale per ogni quartiere. «Si tratta - precisano le autorità cittadine in una nota odierna - di una percentuale molto soddisfacente». A titolo di paragone, un sondaggio sui temi della sicurezza condotto nel 2009 a Lugano aveva ottenuto un tasso di risposta del 37.8%. 

Cartaceo first - Le persone contattate che hanno partecipato sono state 7’872, di cui l’81.4% (6’409 persone) ha risposto tramite il questionario cartaceo e il 18.6% (1’463 persone) ha compilato il questionario online. Altre 13 persone si sono annunciate volontariamente
per poter partecipare. 

Risultati in autunno - I risultati del sondaggio saranno presentati in autunno. «Il team di ricercatori - coordinato dai professori Stefano Caneppele e Marcelo F. Aebi con la dottoressa Christine Burkhardt - analizzerà i dati emersi dalle risposte dei cittadini. Essi saranno divulgati durante una conferenza stampa». 

Il sondaggio - Il sondaggio LOSAI è stato approntato in collaborazione con l’Unità di criminologia della Scuola di scienze criminali dell’Università di Losanna con l’obiettivo di mettere a fuoco la «percezione di sicurezza» avvertita dalla cittadinanza, capire se i cittadini sono stati «vittime di episodi di criminalità comune e informatica» e fornire informazioni sulle «relazioni con il vicinato, il senso di fiducia nella Polizia comunale» e la conoscenza di alcune iniziative per la sicurezza attivate dall’Amministrazione. 

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