La popolazione si lamenta. E i punti di attraversamento pedonale protetto con le isole spartitraffico creano ulteriore confusione. Ecco il video tra gli abitanti della zona
CASLANO/PONTE TRESA – Circa tre chilometri di strada cantonale senza strisce pedonali. Tra Caslano e Ponte Tresa le strisce gialle sono tabù. E attraversare da una parte all’altra della carreggiata spesso è un’impresa. La popolazione, come si capisce dal video realizzato da tio/20minuti, si lamenta. E i punti di attraversamento pedonale protetto piazzati dal Cantone, in collaborazione coi Comuni, non hanno fatto altro che aumentare la confusione.
Una tratta trafficata – Le ultime vere strisce pedonali gialle sono all’altezza della rotonda di Magliaso. Quella tristemente nota per l’investimento del granconsigliere Bill Arigoni (era il 12 febbraio 2010). Poi il nulla. La maggior parte degli intervistati definisce questa situazione come un problema. E non riesce a capire come mai le autorità non intervengano. Soprattutto considerando che quella è una strada estremamente trafficata, anche a causa dei pendolari.
Quando la precedenza non va al pedone – Vittorio Menini, capo dell’Ufficio cantonale della segnaletica e degli impianti pubblicitari, tuttavia precisa: «Sulla tratta in questione, in particolare in territorio di Caslano, ci sono due punti di attraversamento pedonale protetto con le isole spartitraffico che permettono di attraversare in due fasi. Aspetto particolarmente importante in presenza di traffico intenso o colonne. La differenza rispetto a un passaggio pedonale classico, con le strisce gialle, è che in questo caso il pedone può attraversare la strada, ma non ha la precedenza».
Un velo di ambiguità – Attorno a queste strutture, piazzate ormai da anni, sembrano esserci tanti dubbi. Lo si capisce anche da alcune dichiarazioni dei residenti. «Non so bene a cosa servano – dice un’intervistata – non sono sicura che servano per attraversare. Ci provo. E vedo che le auto spesso si fermano».
Le direttive arrivano da Berna – Per evitare fraintendimenti non sarebbe stato meglio optare per le classiche strisce gialle? Menini cita le norme federali che illustrano come agire in determinate circostanze. «Le strisce gialle, che concedono la precedenza al pedone, si giustificano quando ci sono almeno cento pedoni nelle cinque ore più trafficate della giornata. Capisco che queste norme possano non piacere, ma noi ci dobbiamo limitare ad analizzare la situazione e ad applicarle».
Le statistiche (per ora) non mentono – Se si dimostrasse che c’è la frequenza pedonale minima richiesta dalle norme, anche a Caslano e Ponte Tresa si potrebbero dunque demarcare le strisce gialle sugli attuali punti di attraversamento pedonale protetto. «Non dimentichiamo però – conclude Menini – che nella zona di Ponte Tresa, spesso dall’altra parte della carreggiata non ci sono abitazioni. Noi siamo sempre a disposizione e collaboriamo con i Comuni».
Prevenzione e sicurezza stradale
Indipendentemente dalla presenza o meno delle strisce gialle, attraversare la strada necessita sempre di prudenza in quanto rappresenta un potenziale pericolo. È fondamentale che il pedone stabilisca sempre un contatto visivo con il conducente che si avvicina al punto di attraversamento. Prima di attraversare la strada occorre accertarsi che il veicolo che si sta avvicinando sia in grado di frenare per tempo. È consigliabile che i fanciulli fino ai dodici-tredici anni attraversino la strada con la supervisione di un adulto (maggiori informazioni su www.educazione-stradale.upi.ch).