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POSCHIAVO (GR)Nuove soluzioni dopo la chiusura del sito di Pedemonte

01.04.19 - 16:17
A sostituirlo sarà il deposito temporaneo di Al Sac, in zona Robbia
tipress (archivio)
Questa soluzione temporanea, sempre su suolo poschiavino, risolve a breve termine la mancanza di un sito per il deposito di materiali inerti puliti
Questa soluzione temporanea, sempre su suolo poschiavino, risolve a breve termine la mancanza di un sito per il deposito di materiali inerti puliti
Nuove soluzioni dopo la chiusura del sito di Pedemonte
A sostituirlo sarà il deposito temporaneo di Al Sac, in zona Robbia

POSCHIAVO - A sostituire il sito di Pedemonte, a Poschiavo (GR), per lo stoccaggio del materiale di scavo pulito proveniente dall'edilizia, sarà il deposito temporaneo di Al Sac, in zona Robbia, soluzione tampone prima di ottenere i permessi necessari e mettere in funzione il nuovo sito a lungo termine, individuato sempre a Poschiavo, sulla tratta della strada del Bernina.

Questa soluzione temporanea, sempre su suolo poschiavino, risolve a breve termine la mancanza di un sito per il deposito di materiali inerti puliti (terra, sabbia, ghiaia, ciottoli, sassi e le loro miscele) per i Comuni di Poschiavo e Brusio, dopo che il Consiglio comunale di Poschiavo ha deciso l'11 marzo scorso la chiusura del deposito di Permunt (Pedemonte), alla luce del fatto che lo stesso ha raggiunto il massimo volume di capienza.

L'Ufficio cantonale per la natura e l'ambiente e quello per lo sviluppo del territorio avevano convocato le autorità locali per discutere della situazione già a dicembre 2018, ma la Regione aveva chiesto un margine di tolleranza e la chiusura di Pedemonte era stata disposta per fine marzo.

Fino a pochi giorni fa, confermava a Keystone-ATS Orlando Lardi, presidente della Regione Bernina e consigliere comunale di Poschiavo, l'unica alternativa tampone era S-chanf, nella regione Maloja, poiché anche il più vicino deposito del Castelet a Brusio è praticamente pieno. Tuttavia, commenta oggi Lardi, «anche il Cantone ha convenuto che la distanza, una cinquantina di chilometri, rappresenta un paradosso dal punto di vista ecologico, laddove si nega magari un permesso per un nuovo deposito in un determinato sito per ragioni di tutela della natura, ma si prevedono poi viaggi di 100 chilometri tra andata e ritorno con un autocarro».

Oltre alla questione ecologica, aggiunge Lardi, S-chanf avrebbe rappresentato un problema per le imprese edili e i privati che hanno programmato o hanno in corso dei lavori sulle loro proprietà, che avrebbero visto lievitare i costi sia a causa dei trasporti che delle tariffe per lo stoccaggio, più elevate di quelle del vecchio deposito comunale a Pedemonte. «Anche Al Sac prevede un importante aumento delle tariffe – precisa Lardi – visto che poi il materiale andrà rimosso per spostarlo nel nuovo centro, ma comunque il ritocco è più contenuto».

Il sito di Al Sac verrà infatti smantellato alla fine della sua funzione e il materiale trasportato presso il nuovo deposito che sarà attivo per i prossimi 3-4 anni: «entro Pasqua saremo pronti con la documentazione completa per inoltrare la richiesta ufficiale al Cantone», anticipa Lardi. Si tratta di un sito che si trova sulla tratta della strada del Bernina in località Poschiavo, il quale andrà a servire dunque la Regione Bernina, ovvero i Comuni di Brusio e Poschiavo. «A questa soluzione urgente - conclude Lardi - ne seguirà una intermedia e poi una definitiva che dovrebbe essere il centro inerti di Motta di Miralago, come dal piano concordato tra Cantone, Regione e Comuni coinvolti».

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