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Tratta Bellinzona – Giubiasco: una nuova galleria al «Dragonato»

BELLINZONATratta Bellinzona – Giubiasco: una nuova galleria al «Dragonato»

31.03.19 - 11:19
Due fine settimana decisivi quelli appena trascorsi per il cantiere. Lavori particolari e delicati che hanno richiesto anche lo sbarramento totale della linea
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La galleria «Dragonato», lunga circa 30 metri, si trova tra le stazioni di Bellinzona e Giubiasco
La galleria «Dragonato», lunga circa 30 metri, si trova tra le stazioni di Bellinzona e Giubiasco
Tratta Bellinzona – Giubiasco: una nuova galleria al «Dragonato»
Due fine settimana decisivi quelli appena trascorsi per il cantiere. Lavori particolari e delicati che hanno richiesto anche lo sbarramento totale della linea

BELLINZONA - I lavori di ammodernamento della galleria a doppio binario denominata «Dragonato» sono entrati nel vivo con la demolizione della vecchia galleria.

Un centinaio di operai e tecnici hanno lavorato senza sosta per oltre 33 ore tra sabato sera alle 20:00 e lunedì mattina alle 05:00, tra il 23 e il 25 marzo 2019. Ogni manovra è stata studiata alla perfezione, i lavori da svolgere erano infatti molto particolari e delicati.

Si è demolita e rimossa completamente la vecchia galleria in pietra naturale attorno alla quale ne è stata costruita una nuova in calcestruzzo. È stata necessaria anche la chiusura totale della linea ferroviaria tra Bellinzona e Giubiasco per poter operare in tutta sicurezza e senza compromettere l’infrastruttura ferroviaria: binari, scambi, linea di contatto e segnali. Infatti, solo dopo aver temporaneamente smontato tutti gli impianti che potevano andare danneggiati si è potuto procedere alla demolizione e poi, appena caduto l’ultimo frammento, si è lavorato alacremente per ripristinare la linea: lunedì mattina i treni dovevano tornare a circolare senza restrizioni.

Nel secondo fine settimana di lavori straordinari con la linea ferroviaria sbarrata (30 marzo - 1 aprile) si è invece proceduto a ultimare i lavori di finitura della volta della nuova galleria e di ripristino della tecnica ferroviaria.

Il rinnovo e il corridoio di 4 metri - La galleria «Dragonato», lunga circa 30 metri, si trova tra le stazioni di Bellinzona e Giubiasco. È un tassello fondamentale dei progetti che le FFS stanno realizzando per garantire l’offerta ferroviaria pianificata con la messa in esercizio delle due gallerie di base (San Gottardo e Monte Ceneri). La galleria venne costruita in pietra naturale nel diciannovesimo secolo, con la realizzazione della prima linea ferroviaria tra Bellinzona e Giubiasco (inaugurata nel 1874). Il manufatto, vista l’età, aveva bisogno di un rinnovo completo, nonché di un profilo di spazio libero più grande per adeguarlo al programma «Corridoio di 4 metri», che la Confederazione sta implementando su tutto l’asse nord-sud del San Gottardo. Il «Corridoio di 4 metri» rappresenta una delle misure chiave per promuovere il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia: a partire dal 2020 consentirà infatti il transito su ferrovia dei container con un’altezza agli angoli di 4 metri. Nel traffico merci europeo sempre più merce viene trasportata per mezzo di questi semirimorchi perché possono caricare quantità maggiori di merce per corsa rispetto ai semirimorchi convenzionali, meno alti.

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COMMENTI
 

moma 4 anni fa su tio
La verità è che questo genere di lavori, non proprio necessari e urgenti, fanno parte del famoso concetto, che la Marina, non quella attuale, a suo tempo aveva espresso. Cioè, lo stato in generale ha l'obbligo di fare girare l'economia, investendo i tanti soldini che incassa, dando cosi lavoro e vita alle nostre imprese.

centauro 4 anni fa su tio
Mi fa piacere aver ricevuto dei messaggi di comprensione, vero e giusto quello che scrivete, realizzare un intervento con materiali che richiamano il vecchio tunnel sarebbe risultato troppo costoso, non ci resta che abituarci, d'altronde il progresso deve continuare ma con cautela!

centauro 4 anni fa su tio
Però bisogna dire che quel breve tunnel era una costruzione storica e caratteristica, un pezzo del passato che se ne è andato, il cemento ha preso il posto della pietra tipica!

hcap76 4 anni fa su tio
Risposta a centauro
Già,è un vero peccato (dubito fortemente che si sarebbe potuto rivestire il cemento armato con le pietre vecchie messe da parte visto che la costruzione è più grande) largo al progresso (purtroppo o per fortuna) tra un pò arriveranno le carrozze a due piani? :-)

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a centauro
Io sono il primo alla quale dispiace sempre per queste opere, però in questi casi serve e va fatto, invece tutte le vecchie case distrutte (Locarno per esempio) quello no. È uno scempio, almeno questa è un'opera necessaria e non troppo invasiva.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a hcap76
Tutto è possibile in edilizia, basta pagare. Il calcestruzzo per questioni esecutive viene realizzato in forme lineari, non so quanto senso avrebbe avuto coprire di sassi una galleria rettangolare per il nostro valore culturale. Diciamo che per avere una galleria come quella di prima sarebbe stata da rifare nella stessa maniera, ma penso che non sia più a norma al giorno d'oggi.
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