Cerca e trova immobili

CANTONECrisi dei ristoranti: «Ci siamo lasciati alle spalle tempi difficili»

31.03.19 - 10:10
Il presidente di GastroSuisse commenta i dati del registro di commercio 2017: «Ha pesato il franco forte»
tipress (archivio)
In un anno 643 iscrizioni di esercizi pubblici in meno, con un saldo negativo di 856 aziende tra nuove attività e fallimenti
In un anno 643 iscrizioni di esercizi pubblici in meno, con un saldo negativo di 856 aziende tra nuove attività e fallimenti
Crisi dei ristoranti: «Ci siamo lasciati alle spalle tempi difficili»
Il presidente di GastroSuisse commenta i dati del registro di commercio 2017: «Ha pesato il franco forte»

LUGANO - I dati non sono entusiasmanti: 643 iscrizioni di esercizi pubblici in meno rispetto al 2016, con un saldo negativo di 856 aziende tra nuove attività e fallimenti.

A fornirli è il registro di commercio del 2017 commentato - sulle pagine del Caffé, dal presidente di GastroSuisse, Casimir Platzer. «Ci siamo lasciati alle spalle tempi difficili - spiega -. Il margine di guadagno è stato risicato a causa del franco forte e della crisi economica».

Platzer è comunque ottimista: «Non disponiamo ancora dei dati 2018, ci vorrà ancora un mesetto per le valutazioni: sicuramente il settore è in cambiamento».

Nel 2017, però, la ristorazione ha certamente sofferto. «A decidere è il mercato: chi ha più qualità e risorse riesce a far fronte alle sfide, tutti gli altri fanno fatica», sottolinea Platzer. Il problema riguarderebbe anche l’aumento delle spese operative. E pure i costi del personale e delle materie prime.

Probabilmente è per questo che nel 2016 a pesare in maniera importante sulle entrate, dopo la cucina, è la vendita di vino, seguita da caffè e acqua minerale. Quest'ultima venduta a volte (come abbiamo già visto) a prezzi salati.

«Spetta alle singole aziende calcolarne il prezzo - spiega Platzer -. Forse c’è una ragione se l’acqua è cara. Bisogna sapere che un ristorante ha costi importanti come il servizio e l’infrastruttura».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

beta 4 anni fa su tio
A Intra, sabato, per primo, un piatto abbondante di fusilli , sugo,tonno buono; il secondo, un brasato con piselli e sugo più che decente, una mezza minerale, 1 Crodino, 1 caffé macchiato e il conto . Totale : 16,70 Euro + 3,30 di mancia. Non vale la pena commentare !

pegi 4 anni fa su tio
Viaggio spesso in Italia....uno perché sono a riposo del confine ..due perché mi piace visitare città. Se abitassi a Basilea sono sicuro visiterei più spesso Germania e Francia..e probabilmente l'esempio che sto per fare si adatterebbe anche la. Il sistema fiscale italiano tartassa le persone...e anche li la gente fa fatica...però i ristoratori fanno prezzi accessibili a tutti...o perlomeno hai la scelta..sei della classe media? bene hai un sacco di possibilità di uscire di casa e trovare ristoranti alla tua portata....attenzione...NON DI SECONDA CATEGORIA! servizio e prezzi ottimi!!!! In Italia come da noi risparmiare diventa sempre più difficile allora li la gente spende e si diverte...in sostanza vive...risparmio? solo il piccolo necessario. I ristoratori che poi sono persone che vivono gli stessi problemi di chi fa un lavoro diverso....capiscono e di conseguenza adeguano i prezzi..guadagnandoci senza rubare.

fakocer 4 anni fa su tio
Quello della caraffa d'acqua a 8 franchi è uno dei peggiori biglietti da visita per i nostri esercenti. A Lugano città su un conto di oltre quattrocento franchi per cinque commensali, indiscussamente ben serviti, spiccava la fattura della caraffa di indiscussa eccellente acqua dell'acquedotto cittadino. Nessuna discussione: pagato, niente mancia, clienti persi in partenza.

avalon 4 anni fa su tio
Secondo me, per salvare la faccia sulla questione "acqua", in Ticino si potrebbe introdurre, come fuori frontiera, il "famoso" coperto... 3 o 4 franchi per ogni persona da fatturare come "stoviglie" (unico termine che mi viene in mente adesso) ... ma con l'acqua in caraffa servita senza ulteriori spese..

Dioneus 4 anni fa su tio
Sottoscrivo quanto detto da pegi. La situazione è insostenibile ed il contribuente è stato munto oltre ogni licenza. Chiaro che mangi a casa, o in Italia, dove peraltro servizio e qualità sono decisamente superiori

miba 4 anni fa su tio
Nel nostro cantone la situazione è chiara e semplice: oltre a prezzi alti ( e/o anche esorbitanti) e ad un servizio che spesso fa acqua ve ne sono semplicente troppi!

pegi 4 anni fa su tio
Alle spalle? Io direi che stiamo vivendo momenti drammatici...cassa malati e affitto alle stelle ...assicurazioni idem...9.50 per una bottiglia d'acqua e avanti così.....la gente non ha più soldi in tasca da spendere al ristorante...è già difficile fare la spesa in ticino....andiamo avanti così!
NOTIZIE PIÙ LETTE