Otto carcerati compaiono da oggi alle Correzionali per i fatti avvenuti nel giugno del 2018 alla Stampa
LUGANO - È un processo affollato quello che si è aperto poco fa alle Correzionali di Lugano. Non per la presenza di pubblico, bensì per il numero degli imputati (otto, tutti con il relativo avvocato difensore) e una decina di agenti di polizia che garantiscono la sicurezza in aula. Sì, perché oggi davanti alla Corte presieduta dal giudice Mauro Ermani siedono i carcerati - di età compresa tra i 28 e 35 anni - che lo scorso 23 giugno si erano resi protagonisti di una rissa tra le mura della Stampa.
Quel giorno d'inizio estate, come si legge nell'atto d'accusa firmato dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti, sul campo da calcio della struttura carceraria erano volati pugni e calci. Da una parte c’era un gruppo di sei detenuti albanesi, dall’altra un italo-brasiliano e un ucraino. Il tutto era cominciato con delle provocazioni verbali, che erano sfociate dapprima in una discussione e poi in una rissa. Nello scontro era rimasto ferito il detenuto ucraino.
L’italo-brasiliano e l’ucraino, entrambi trentenni, erano tra l’altro comparsi in aula per il delitto di via Odescalchi a Chiasso. Ora tutti e otto i detenuti si trovano in strutture carcerarie d’oltre San Gottardo.
La difesa è affidata agli avvocati Mario Bazzi, Deborah Gobbi, Andres Alessandro Martini, Marco Masoni, Benedetta Noli, Maurizio Pagliuca, Sebastiano Pellegrini e Matteo Quadranti.