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MAGLIASO«La mia corsa contro la sclerosi multipla»

29.03.19 - 06:30
Il 22enne Jonathan Giudice racconta la sua battaglia dopo aver scoperto la malattia: «È possibile garantirsi una buona qualità di vita». E il 30 marzo sarà in pista a Magadino.
«La mia corsa contro la sclerosi multipla»
Il 22enne Jonathan Giudice racconta la sua battaglia dopo aver scoperto la malattia: «È possibile garantirsi una buona qualità di vita». E il 30 marzo sarà in pista a Magadino.

MAGLIASO - Lui si chiama Jonathan Giudice, 22 anni, studente di ingegneria elettronica all’Università di Biel/Bienne e una passione sfrenata per i motori. A 17 anni debutta alla guida di una monoposto nel campionato italiano di Formula 4: «C’erano piloti da tutto il mondo - ricorda -, i costi elevati mi hanno tuttavia suggerito di continuare i miei studi». Ma il suo progetto di vita è sconvolto il 10 gennaio 2018, quando gli viene diagnosticata la sclerosi multipla. All’inizio è una botta terribile: «Devo essere onesto, mi sentivo profondamente abbattuto e dopo la diagnosi ero in dubbio se proseguire con la scuola per potermi curare. Avevo molte incertezze e domande senza risposta».

Il dubbio e la decisione - La risalita di Jonathan arriva dai kart: «Non sapevo se con la malattia avrei potuto continuare a correre, ma ad un certo punto ho deciso di indossare tuta, casco e lanciarmi in pista». Un’enorme spinta gli arriva parallelamente dalla Società svizzera sclerosi multipla (SM): «Mi hanno dato una grande mano con la scuola. Garantendomi un aiuto a riprendere i corsi se avessi dovuto sospenderli per le cure. È stato un sostegno totale dal profilo medico, sociale.Tutto. Dopo sei mesi da quel verdetto mi sono ripreso molto bene».

Fare sport è possibile - Anche la società SM resta molto impressionata dalla forza di Jonathan e gli propone di diventare suo ambasciatore. Detto fatto, il giovane prende molto seriamente questo ruolo e nell’agosto scorso mette i loghi dell’associazione sul kart che il prossimo 30 marzo scenderà in pista a Magadino. «È un modo per ringraziare di essere tornato in forma e per dimostrare che è possibile praticare sport anche con la SM» dice. Sulla pista per kart sopracenerina si disputerà una gara a tempo e il livello è alto. A settembre ha invece già in previsione di partecipare al Gran Premio di Locarno e poi ad alcune gare in Lombardia.

Ognuno la sua strada - Dietro la competizione c’è però un messaggio profondo, ossia che «malgrado una diagnosi del genere è possibile mantenere i propri obiettivi di vita. Ci si può arrivare in modo differente, ognuno deve trovare la propria strada». Jonathan non si nasconde: «Ovviamente la sclerosi multipla ti cambia la vita. Perché è una malattia degenerativa per cui non esiste cura. Vivo nel dubbio, e questa era la paura iniziale, ma ho scoperto che ci si può garantire una buona qualità di vita. Da qui il nome del mio progetto “La mia corsa contro la sclerosi multipla”». Forza campione!

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