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CANTONEVendita, via libera della SECO al contratto collettivo

20.03.19 - 10:51
La Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha dato il suo ok alla pubblicazione sul Foglio ufficiale del decreto di obbligatorietà generale. L'OCST: «Un deciso passo avanti»
Ti Press (archivio)
Il sindacalista OCST Paolo Locatelli
Il sindacalista OCST Paolo Locatelli
Vendita, via libera della SECO al contratto collettivo
La Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha dato il suo ok alla pubblicazione sul Foglio ufficiale del decreto di obbligatorietà generale. L'OCST: «Un deciso passo avanti»

LUGANO - La Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha dato via libera alla pubblicazione sul Foglio ufficiale del decreto di obbligatorietà generale per il Contratto collettivo di lavoro (CCL) nel ramo della vendita. Semaforo verde quindi all’introduzione di un CCL per un settore eterogeneo, sotto pressione e segnato da condizioni di lavoro precarie e da bassi salari, talvolta ben al di sotto di 3’000 franchi al mese e senza diritto alla 13esima. Semaforo verde di conseguenza anche all’entrata in vigore della nuova Legge sull’apertura dei negozi (LAN).

Con questa sua comunicazione la SECO ha di fatto validato il lavoro effettuato dalla comunità contrattuale (FederCommercio, Disti, OCST-SIC-SIT) nella ricerca dei quorum necessari per rendere obbligatorio in tutto il Cantone un CCL settoriale «di primaria necessità». Una importante base di partenza per colmare un vuoto contrattuale sui salari, sul diritto alla tredicesima e sulla frammentazione dei tempi di lavoro che tanto segnano le condizioni di vita e di lavoro di quasi 9’000 venditrici e venditori del nostro cantone.

Più flessibilità - Il PLRT, tramite una nota stampa, ha commentato la decisione parlando «di una spinta positiva nella giusta direzione». «Ora la strada è spianata verso l’applicabilità generale di questo contratto collettivo in un settore che necessita di flessibilità per arginare gli effetti di un’accresciuta concorrenza. Un discorso che vale anche e soprattutto per le regioni turistiche del cantone».

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