Si è tenuta oggi la vendita all’incanto del terreno in stato d’abbandono del promotore immobiliare Molina
LUGANO - L’ecomostro di Breganzona è stato comprato all’asta per quattro milioni di franchi dalla Banca WIR. Il prezzo di partenza era di 886’000. La vendita all’incanto, a cui era presente una ventina di persone, è avvenuta oggi all’Ufficio fallimenti di Lugano. All’asta c’era anche un altro cantiere in stato d’abbandono, in località Orino a Collina d’Oro, venduto per 900’000 franchi.
Il cantiere della vergogna di Breganzona, situato all’angolo tra via Camara e via Vergiò, è stato a più riprese oggetto di interrogazioni. Ed era balzato agli onori della cronaca per il suo debitore, il promotore immobiliare Raffaello Molina finito in manette nel 2015. Nei suoi confronti è ancora in corso un’inchiesta per reati patrimoniali. Sul cantiere in questione aveva lavorato anche Adria Costruzioni, poi fallita. Sulla proprietà gravano inoltre debiti per oltre dodici milioni di franchi.
Sul terreno dovevano sorgere due palazzine residenziali. Attualmente vi è soltanto lo scheletro di una delle due. «Lo stato generale del fondo è allo sbando, in quanto i lavori sono stati interrotti in corso d’opera» si legge nella valutazione del perito. «I lavori possono essere ripresi da subito, premesso ripulire il sedime, sanare gli elementi costruttivi deteriorati, come anche riaggiornare l’impianto di cantiere». L’acquirente si è anche aggiudicato la relativa licenza edilizia, ancora valida.
A Collina d’Oro (anche in questo caso il debitore è Molina) doveva invece sorgere una villa di tre piani. Ma è stato realizzato soltanto il volume grezzo per l’autorimessa e il seminterrato. «Per il resto il fondo al seguito dell'interruzione dei lavori si presenta all'abbandono, con un marcato degrado delle opere eseguite».