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LUGANOSmonta il cartello perché non le piace il nuovo nome della via

13.03.19 - 07:06
La singolare vicenda si è verificata negli scorsi giorni nel quartiere di Cureggia. Ieri l’insegna è tornata al suo posto
tio/20minuti
Ieri l'insegna è stata rimessa al suo posto.
Ieri l'insegna è stata rimessa al suo posto.
Smonta il cartello perché non le piace il nuovo nome della via
La singolare vicenda si è verificata negli scorsi giorni nel quartiere di Cureggia. Ieri l’insegna è tornata al suo posto

LUGANO - Stráda dala Pignúdra, Cüregia Végia, Stráda da Bò, Runch di Furnás... Ora gli indirizzi di Cureggia parlano dialetto. Ma c’è chi non ci sta. E in segno di protesta addirittura smonta il cartello appena posato per poi consegnarlo in cancelleria comunale. La singolare vicenda si è verificata negli scorsi giorni, proprio in occasione dell’introduzione del nuovo stradario nel quartiere luganese. «Gli operai comunali che venerdì erano impegnati nella posa dei cartelli sono stati insultati da una residente, che ha poi rimosso l’insegna» ci conferma Roberto Späni, segretario della Commissione stradario di Lugano.

Ma l’episodio, in cui è stato preso di mira il cartello per la strada che ora ufficialmente si chiama “i Piánn”, è stato soltanto il culmine di una vicenda iniziata già tempo fa, quando la Città aveva informato per iscritto tutti i residenti di Cureggia del nuovo stradario. Allora la signora in questione si era infatti presentata allo sportello della pianificazione cittadina per manifestare il proprio disappunto. Ed era stata invitata a inviare una lettera al Municipio.

I nomi in dialetto? «Poco pratici» - Alla base del problema ci sarebbe anche un certo malcontento per la scelta di introdurre dei nomi in dialetto. Una scelta definita come «inappropriata e poco pratica» da una coppia svizzero-tedesca di Cureggia che proprio per questo motivo alla pubblicazione del nuovo stradario si era rivolta per iscritto alle autorità comunali. Dalla signora non era invece giunta nessuna lettera. «Venerdì ha però smontato il cartello e lunedì l’ha portato in cancelleria comunale» ribadisce Späni. L’insegna è tornata al suo posto nel primo pomeriggio di ieri, anche in presenza dell’agente di quartiere, «per evitare eventuali problemi». Se sparirà di nuovo, scatterà una denuncia.

Due opposizioni a Gandria - Non è comunque la prima volta che lo stradario cittadino fa discutere. A Gandria, per esempio, la procedura per la nuova denominazione delle vie è attualmente ferma a causa di due opposizioni. In questo caso la Città intende risolvere la questione per via bonale. «Incontreremo i cittadini che hanno fatto opposizione per discutere le alternative» spiega ancora Späni.

Eugenio Montale era finito al TRAM - Nel 2012 era invece stato chiesto al Municipio di annullare la decisione di intitolare una via di Viganello al poeta italiano Eugenio Montale. Secondo alcuni consiglieri comunali si trattava di una scelta non opportuna, in particolare a fronte del rapporto che intercorre con la vicina Italia. «La questione era finita al Tribunale cantonale amministrativo (TRAM)» ricorda il nostro interlocutore, sottolineando che comunque nel frattempo la denominazione della strada è definitiva.

Scelte non casuali - E per quanto riguarda lo stradario in dialetto in alcuni quartieri della Città, Späni ci dice che non si tratta di una scelta casuale. «La procedura prevede uno studio che considera gli aspetti toponomastici, vengono interpellate le persone del luogo e poi si scelgono le denominazioni». Il dialetto sarà utilizzato anche a Villa Luganese e in Valcolla, «perché fa parte del nostro territorio e la gente del posto ci tiene» conclude.

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COMMENTI
 

aquilasolitaria 5 anni fa su tio
Dominique scusa ma tu in Ticino che lingua hai scritto ?? non mi sembra sia in dialetto

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Via Gratacüüü... hi hi hi

Hardy 5 anni fa su tio
Nel paese dove abitano i miei genitori hanno fatto la stessa cosa. A mia mamma non andava proprio giù il nome dialettale della via dove loro abitano tanto che quando si trattava di dare l'indirizzo per qualcosa lei forniva sempre il nome di una strada lì accanto. Non era il dialetto la questione ma proprio il nome, che letto com'è assomiglia a un nome....arabo!

centauro 5 anni fa su tio
Risposta a Hardy
Sì.......ok.........ma come si chiama sta benedetta viaaaa???????

falcodellarupe 5 anni fa su tio
certo che dal punto di vista della logica è un'assurdo che la toponomastica sia diventata un coacervo di nomi che, per la chiarezza insita della sua funzione, non hanno niente a che fare, inoltre possono provocare problematiche operative e disfunzioni a volte anche pericolose.

miba 5 anni fa su tio
Per arrivare al punto di prendere pinze, cacciaviti e chiavi inglesi e smontare un cartello a me sembra che la sciura in questione l'è mia propri tüta centrada.... Comica anche la questione della coppia dei krukki che si è rivolta alle autorità comunali... Azz, che tolla se prendiamo in considerazione i nomi delle strade in CH tedesca! Mah, qui ci vuole sicuramente un'interrogazione di Pronzini :):):)

centauro 5 anni fa su tio
Risposta a miba
Pensa se fosse stata una coppia di origine italiana, il giorno seguente si sarebbero trovati la casa carbonizzata!!!!

curzio 5 anni fa su tio
I nomi delle strade in dialetto la trovo una pessima idea. Ma dai... bisogna fare lo "spelling" quando al telefono devi dare un indirizzo.

sedelin 5 anni fa su tio
che presunzione e arroganza! non é compito dei cittadini disfare ciò che le autorità fanno, se alla "signora" non aggrada il nome può andarsene altrove.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Ora gli smonto il cancello di entrata perché è brutto ;-D

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
no. il cancello é proprietà privata: non facciamo confusione fra il pubblico e il privato!

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Giusto, se una cosa è di tutti ci fai quello che vuoi mentre se è tua guai a toccarla. forse è per questo che in molti imbrattano le pareti delle strade :-)

KilBill65 5 anni fa su tio
"Mi testa rodonda perche' i piocc mangia' via i canton".......

KilBill65 5 anni fa su tio
Adesso anch'io cambio magari la via dove abito col mio nome!!....Oggi purtroppo non c'e' da stupirsi piu' di niente.....La maleducazione e l'arroganza fa' da padrone!!....

tip75 5 anni fa su tio
la maleducazione e il mancato rispetto delle cose e del prossimo ha raggiunto dei livelli assurdi...

jena 5 anni fa su tio
problemi grassi ... da dartelo in testa il cartello !!!

cf. 5 anni fa su tio
A ghé amò gent che parla dialett a Lügan?

Verbania 5 anni fa su tio
Risposta a cf.
Parché? Mi parli dumà dialett in cà mia e štu visin a Lügañ.

pegi 5 anni fa su tio
insomma.......io ho anche visto girando in montagna cartelli gialli dei sentieri asportati perché fanno passare davanti al rustico privato.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a pegi
In un monte sopra il mio hanno strappato via il palo di un cartello perché si pensava volessero mettere un divieto di sosta davanti a un parcheggio. Io ho fatto un cartello per deviare i turisti sul sentiero ufficiale (sul mio terreno) piuttosto che sul mio privato che porta alla macchina, diciamo che il contadino ci ha fatto passare sopra le vacche e ora è a terra. E potrei andare avanti :-D

tirannosaurosex 5 anni fa su tio
Con tutto il rispetto per il dialetto, ma questa moda di avere le vie in dialetto mi sembra una cag@ta pazzesca! Pensate soltanto di chiamare l'ambulanza o i pompieri e voglio vedere quanto ci mettono a trovare la via o inserirla nel loro sistema!

andytt 5 anni fa su tio
E certo in Svizzera interna non ci sono i nomi in svizzero tedesco... Che è un dialetto....

gabola 5 anni fa su tio
Cara"amica" svizzero tedesca,cominciamo a pagare il tempo perso agli operai comunali,poi guardi in casa sua,oltre gottardo a vedere quante vie sono chiamate in svizzerdüc,il gottardo se non le piace il ticino e il ticinese è sempre aperto,in ambo i sensi (quasi sempre aperto)
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