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LUGANOSms di Sanvido, il Cardiocentro vuole sapere se l’EOC ne era a conoscenza

09.03.19 - 10:21
L’avvocato Marco Bertoli ha inoltrato l’istanza probatoria per capire se si è trattato o meno di un’iniziativa personale
TiPress - foto d'archivio
Sms di Sanvido, il Cardiocentro vuole sapere se l’EOC ne era a conoscenza
L’avvocato Marco Bertoli ha inoltrato l’istanza probatoria per capire se si è trattato o meno di un’iniziativa personale

LUGANO - La vicenda sull’sms inviato dal presidente dell’EOC Paolo Sanvido all’indirizzo del co-primario del Cardiocentro Giovanni Pedrazzini potrebbe non chiudersi così semplicemente. L’avvocato Marco Bertoli ha confermato a la Regione di avere inoltrato l’istanza probatoria affinché venga verificato se si è trattato di un’iniziativa personale di Sanvido oppure se l’Ente ospedaliero cantonale ne era a conoscenza.

Il Ministero pubblico aveva informato le parti che sulla scorta di un attento esame degli atti acquisiti, l'istruzione penale sarebbe stata chiusa con un decreto di abbandono. Ma aveva fissato un termine per la presentazione di istanze probatorie. Che l'avvocato Bertoli ha inoltrato.

Il legale del Cardiocentro aveva denunciato al Consiglio di Stato il comportamento «giudicato scorretto» di Sanvido con l’ipotesi di tentato abuso di autorità (il messaggio sembra infatti essere un'offerta di lavoro a tutti gli effetti senza quindi il necessario concorso pubblico per la nomina). Il caso è poi finito tra le mani del Procuratore Generale Andrea Pagani, «potrebbe esserci anche un reato di concorrenza sleale».

Il presidente dell'EOC, dal canto suo, aveva sin da subito smorzato la polemica dichiarando alla Rsi: «Non ritengo riprovevole un messaggio personale inviato a un amico».

Questo - lo ricordiamo - il contenuto dell'SMS inviato dal Presidente dell'EOC a Pedrazzini: «Ciao Giovanni, per me il primario e direttore CCT sei tu. Quando vuoi e alle tue condizioni ti offriamo il primariato Cardiologia EOC e altro. Ti basta chiedere uomini e mezzi di cui necessiti. Con stima immutata. Paolo».

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