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LUGANOLugano diventa un museo a cielo aperto con le sculture di Helidon Xhixha

08.03.19 - 08:54
Le opere dell'artista saranno posizionate in vari punti della città
Keystone (archivio)
Un iceberg dell'artista alla 56a Biennale di Venezia
Un iceberg dell'artista alla 56a Biennale di Venezia
Lugano diventa un museo a cielo aperto con le sculture di Helidon Xhixha
Le opere dell'artista saranno posizionate in vari punti della città

LUGANO - Dal 17 aprile al 22 settembre la scultura sarà protagonista a Lugano con un’esposizione all’aperto, che porterà in diverse location le imponenti opere in acciaio firmate dall’artista Helidon Xhixha. La mostra arriva a Lugano dopo gli importanti riscontri ottenuti internazionalmente, dalla Biennale di Venezia agli Uffizi di Firenze.

Con la mostra "Lugano: Riflessi di luce" dedicata a Helidon Xhixha, la città diventa un museo a cielo aperto dove l’arte dialoga con lo spazio urbano e la natura. Le sue sculture monumentali si
ergeranno in diversi punti di Lugano, in una mostra che è al contempo un’installazione diffusa, da scoprire passeggiando per luoghi a noi conosciuti ma che vedremo con occhi diversi.

«La promozione di un’offerta culturale variegata e aperta alle diverse esperienze creative risponde alla scelta strategica di un agglomerato che mira a essere un polo urbano competitivo e attivo nel contesto globale. Le sculture monumentali di Xhixha, forme dinamiche e quasi ipnotiche, sorprendenti giochi di luce e di volume, sapranno suscitare nello spettatore emozioni profonde e lasceranno affiorare armonia e leggerezza che raccontano la cifra stilistica dell’artista», queste le parole usate da Marco Borradori, sindaco di Lugano.

L'ubicazione delle opere:

Drifting Icebergs (2019): Parco Ciani (lago)
Terraferma (2011): Parco Ciani (lato palestra)
Beethoven (2018): Parco Ciani (tra biblioteca e lago)
Fragments of Light (2013): Parco Ciani (biblioteca)
Riflesso Lunare (2018): Foce
Infinito (2017): Parco Ciani (fronte Villa Ciani)
Torre di Luce (2019): Piazza Castello
Ordine e Caos (2017): Parco Ciani (lato Casinò)
La O di Giotto (2017): Rivetta Tell
Conoscenza (2017): Piazza Indipendenza
Big Data (2018): Piazza Dante
Satellite (2018): Piazzetta Maraini
Inner Peace (2018): Contrada Sassello
Luce Divina (2018): Piazza Luini, poi Piazzale Cattedrale
Capitello d’Acciaio (2018): Piazza San Carlo
La Famiglia (2018): Lungolago Riva Vela
Simbiosi (2018): Stazione di Lugano
Rapture (2018): Fondazione Gabriele e Anna Braglia, Riva Antonio Caccia
Mantegazza (2014): Palazzo Mantegazza

Helidon Xhixha nasce a Durazzo (Albania) nel 1970, in una famiglia di artisti. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Tirana, si trasferisce in Italia per continuare gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano), dove si laurea nel 1999. L'anno precedente, grazie ad una borsa di studio, frequenta la Kingston University di Londra, dove affina le sue tecniche di incisione, scultura e fotografia e sperimenta l'utilizzo di nuovi materiali tra cui l'acciaio inossidabile, che diventerà poi il materiale privilegiato intorno al quale ruoterà la sua ricerca artistica.

La visione e la tecnica innovativa di Xhixha, che attualmente vive tra Milano e Dubai, si traducono in un’arte pubblica monumentale che ridefinisce il rapporto tra la scultura e l’ambiente circostante, ridefinendo i confini stessi della scultura contemporanea. Tra le mostre e i progetti più importanti, la sua partecipazione nel 2015 alla 56ma Biennale di Venezia con Icebergs e la grande mostra monumentale a Firenze del 2017 all'interno dei Giardini di Boboli e alle Gallerie degli Uffizi.

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COMMENTI
 

Frankeat 5 anni fa su tio
Ma veramente l'opera esposta al Palazzo Mantegazza si chiama... Mantegazza?

centauro 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Probabilmente per onorare lo sponsorizzatore!!!
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