Il presidente del Carnevale fa un bilancio del progetto pilota. Anche Bellinzona ci pensa: «Ma va fatta una valutazione su costi e impatto dell'eventuale trasporto oltralpe» dice il capodicastero
CHIASSO/BELLINZONA - Se per la lotta alle microplastiche la battaglia sarà ancora lunga e dall’esito incerto, per quelle macro si inizia a prendere di petto il problema. E la sfida sta dando buoni risultati. A Chiasso durante il recentissimo carnevale di Nebiopoli è stato testato infatti per la prima volta l’uso di bicchieri riutilizzabili al posto dei tradizionali usa & getta e l’impatto sugli scarti prodotti è stato notevole: all’incirca quattro quinti di rifiuti in meno, spiegano gli organizzatori. Nelle edizioni passate venivano riempiti tra i 100-130 grandi sacchi, stavolta degli stessi ne sono stati usati una ventina.
Serate sì, corteo nì - «Si tratta di un progetto pilota voluto dal Comune per le principali manifestazioni cittadine, dal Carnevale a Festate (dove pure la parte mescita è gestita da noi)» ricorda Alessandro Gazzani, presidente di Nebiopoli. Esperimento riuscito? «Sicuramente l’uso di materiali riutilizzabili rappresenta il futuro. In Svizzera interna per molte grandi manifestazioni è già così, quindi con lungimiranza è bene farsi trovare pronti. Abbiamo fatto questo test che sulle serate è andato piuttosto bene, nella giornata del corteo dove abbiamo numeri molto più grandi è stato invece difficile gestire la novità» spiega il presidente di Nebiopoli.
Trentatremila pezzi - Ancora da rodare è l’approccio delle persone al nuovo meccanismo (che prevedeva un deposito di denaro per ritirare del bicchiere). Quindi ci sono gli aspetti organizzativi: «L’uso del riutilizzabile significa molto più personale e costi di conseguenza maggiori. Anche perché abbiamo dovuto potenziare la logistica costruendo un apposito capannone dove stoccare i circa trentatremila bicchieri». l bicchiere è dunque mezzo pieno e mezzo vuoto se vogliamo: «La riduzione dei rifiuti è stata notevole. Tuttavia come Carnevale invitiamo il Municipio a non dimenticare l’aspetto dei costi. Non dimentichiamo che i bicchieri usa e getta sono spesso offerti dal fornitore delle bevande, mentre quelli riutilizzabili si affittano con costi che sono di 3-4 volte superiori al normale».
Bellinzona valuta - Il test chiassese viene osservato con attenzione anche dalla capitale. Dove le tonnellate di rifiuti (lo scorso anno 40) sono raccolte da una squadra di operai comunali. «Il tema del riciclabile interessa non solo la società Rabadan, ma anche la Città per le sue varie manifestazione - dice Christian Paglia, capodicastero opere pubbliche e ambiente -. Ma va analizzato nei suoi molteplici aspetti, senza dimenticare i costi e l’impatto ambientale del trasporto, se oltralpe o in Ticino, per lavare i bicchieri riciclabili… Abbiamo istituito un gruppo di lavoro “Rifiuti” e il tema è fra le trattande».
Pulizia post Rabadan - In attesa di conoscere i numeri della manifestazione, possiamo dire che dal profilo della pulizia delle vie di Bellinzona tutto sembra filato liscio. «Non mi hanno segnalato particolari problemi. In centro città, mercoledì mattina, il grosso della pulizia era stato eseguito e un plauso va agli operai. Fra qualche giorno ci sarà quella più minuziosa, pagata in parte da Rabadan».