Lo stabile sarà demolito. Dal 1982 vi abitava il liutaio Eric Hürlimann. Oggi una ventina di persone ha ritirato gli ultimi cimeli di un’altra epoca
LUGANO - Per il liutaio Eric Hürlimann si chiude un capitolo durato oltre trent’anni: oggi ha per l’ultima volta aperto ad amici e conoscenti la porta dell’ex fabbrica di bibite situata in via Luigi Lavizzari 15 a Lugano. Un’ex stabile industriale in cui Hürlimann viveva dal 1982, ma che ora è definitivamente destinato alla demolizione. Al suo posto sorgerà una palazzina con tredici appartamenti.
Da pochi giorni il liutaio si è trasferito in Capriasca, nella frazione di Roveredo. Ma stamattina in via Lavizzari 15 c’era la possibilità di portare via o acquistare dei vecchi cimeli che Hürlimann non poteva (o non voleva) portarsi via. «È passata una ventina di persone. Hanno preso soprattutto libri, ma anche altri oggetti».
Tra questi sono pure spuntati dei vecchi progetti d’architettura che - chissà - potrebbero essere trasferiti in un museo. E c’era una vecchia valigia, con tanto di etichetta dell'Air France, che verosimilmente finirà nell'allestimento di una mostra su Mosè Bertoni, ticinese emigrato in Paraguay. Appesa a una parete c'era poi un vecchia chitarra rotta, che però non è più riparabile: lo dice il liutaio Hürlimann, specializzato in chitarre.
Ora all’interno dello stabile non resta più nulla, se non il fascino di un’altra epoca. Un’epoca a cui la scorsa settimana è stato dato un ultimo addio con una festa organizzata nella corte di via Lavizzari 15, in cui sono state distribuite circa 150 porzioni di minestrone.