Sui bus un autista su due soffre di stress. Anche a Lugano non manca «qualche raro episodio spiacevole» spiega il direttore TPL a seguito di un sondaggio nazionale del sindacato SEV
LUGANO - Per i conducenti del trasporto pubblico, gli altri utenti della strada sono causa di stress. Anche a Lugano. «Il bus, pur usufruendo delle corsie preferenziali laddove sia possibile, è pur sempre un veicolo che viaggia costantemente nel traffico cittadino» ci conferma il direttore TPL Roberto Ferroni, da noi contattato a seguito di un sondaggio del sindacato SEV sulle condizioni di lavoro degli autisti. Un sondaggio da cui emerge che la metà di loro soffrirebbe di stress, principalmente per l’aumentata aggressività dei passeggeri, come pure di automobilisti e ciclisti.
Il confronto coi viaggiatori - Lugano è la città più sicura della Svizzera, come confermano i dati della polizia. Ma questo non significa che gli autisti non abbiano a che fare con viaggiatori molesti. Anche se comunque il direttore TPL parla di «qualche raro episodio spiacevole». In casi di questo genere, vengono attivate delle misure di sicurezza «a tutela dell’integrità dell’autista e dell’utenza a bordo del mezzo».
Il GPS «non sorveglia i conducenti» - Dal sondaggio del SEV emerge anche che molti autisti si sentono sotto pressione a causa del GPS che rileva costantemente le corse. Uno strumento che serve all’azienda per monitorare il traffico di linea, permettendo inoltre di intervenire quando si manifestano dei problemi, spiega Ferroni. Ma per taluni, in Svizzera, viene percepito come un “grande fratello” aziendale. Il direttore TPL assicura: «Sicuramente il sistema non è stato concepito per mettere a disagio i propri dipendenti, costituisce invece un valido strumento in quanto permette loro di essere costantemente aggiornati su anticipi e ritardi della corsa».
TPL sensibile alla tematica - «Lo stress alla guida è sempre un tema che coinvolge ogni conducente professionale quando svolge la propria attività ed è altamente soggettivo» commenta Ferroni, spiegando comunque che «sicuramente qualche autista pensiamo abbia sofferto per questo motivo ma TPL è sensibile alla tematica, tenendo costantemente monitorata la situazione».
Lavori in corso per più benessere - Ferroni ricorda quindi che la TPL ha attivato, in collaborazione con il Centro di medicina del sonno dell’EOC, un progetto per migliorare il benessere e combattere lo stress alla guida. «Alcune misure introdotte riguardano la riduzione dei tempi di guida durante i turni mattutini e notturni o sulle linee cosiddette “impegnative”». E si parla anche dell’elaborazione di un sistema di distribuzione dei turni cronobiologicamente sostenibile, «che permette fino a tre giorni di riposo consecutivi» conclude Ferroni.